Quando si parla di malware, raramente si cita lo
stalkerware. Anzi, secondo alcuni non si tratta in effetti nemmeno di un malware. Tanto che è facile trovare app mobili (presunte) "lecite" che promettono di
monitorare il comportamento di una persona usando il suo smartphone o il suo PC. In realtà è difficile sostenere che uno stalkerware non abbia tutte le caratteristiche negative di un software malevolo. Viene installato all'insaputa del proprietario e svolge funzioni che questo di certo
non approverebbe.
Per molti versi uno stalkerware è quindi
anche peggio di un malware. Non vuole "anonimamente" danneggiare sistemi informatici o estorcere denaro. Nella grande maggioranza dei casi è usato da qualcuno che vuole fare
un vero e proprio stalking digitale a danni della persona con cui ha (o vorrebbe, o ha avuto) una relazione. Da qui anche la denominazione di "spouseware". Il sintomo di un rapporto malsano, quindi, contro cui sinora si è fatto poco.
Ora però alcune software house della sicurezza (
Avira, G Data, Kaspersky, Malwarebytes, NortonLifeLock) e alcune organizzazioni indipendenti (Electronic Frontier Foundation, European Network for the Work with Perpetrators of Domestic Violence, National Network to End Domestic Violence, Operation Safe Escape, Weisser Ring) hanno dato vita a una iniziativa che vuole cambiare questo stato di cose e combattere con decisione lo stalkerware.
L'iniziativa si chiama
Coalition Against Stalkerware e agisce a livello globale. Il suo primo compito è definire il "terreno di gioco" per combattere un fenomeno in forte crescita. Secondo Kaspersky, ad esempio, il numero delle vittime di stalkerware è cresciuto del 35 percento tra il 2018 e il 2019. La software house ha rilevato quest'anno la presenza di circa
380 varianti di stalkerware. E
l'Italia è sfortunatamente nella Top Ten delle nazioni in cui si installa stalkerware.
Tecnicamente, la colazione arriverà ad una definizione standard ed univoca dello stalkerware. Come anche dei criteri da seguire per la sua individuazione. Ed anche per
cosa fare dopo aver rilevato un software di stalking digitale. Perché la soluzione più ovvia - rimuoverlo - non è detto sia la migliore. Spesso, spiegano le organizzazioni che hanno studiato il fenomeno, eliminare uno stalkerware può
scatenare reazioni pericolose da parte di chi lo ha installato.
La Coalition Against Stalkerware ha inoltre dato vita ad un
sito informativo, in cui chi sospetta di essere vittima di stalkerware
può trovare indicazioni su come verificare questo sospetto e su cosa fare. Il sito ha anche lo scopo di
sensibilizzare tutto il mercato software e sicurezza sul fenomeno dello stalkerware. Ed anche aiutare tecnicamente le organizzazioni che assistono chi è vittima di stalking.