APT: nuove armi per il threat actor cinese GhostEmperor

Nuovi exploit e linguaggi di programmazione inediti sono alcune delle costanti che hanno caratterizzato i gruppi APT nel secondo trimestre 2021.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Man mano che le tecniche di rilevamento e protezione dalle minacce si evolvono, lo fanno anche i gruppi APT, aggiornando i loro strumenti di attacco. Questo rende sempre più feroce la battaglia in campo security fra attaccanti e difensori. Grazie a Intelligenza Artificiale, machine learning e threat intelligence, le aziende di cyber security forniscono a istituzioni e aziende armi sempre più efficaci per la prevenzione e il blocco degli attacchi sul nascere.

I gruppi APT rispondono con una tempestività crescente nello sfruttamento delle falle zero-day, e con strumenti di attacco sempre più sofisticati, sviluppati da loro stessi o acquistati sul darkweb. Il Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky pubblica riepiloghi trimestrali dell'attività APT. L'ultima "puntata" riguarda il secondo trimestre del 2021.

È un periodo importante perché è stato segnato da attività intense di APT cinesi e russi. Quella più rivelante è stata lo sfruttamento delle falle dei server Microsoft Exchange, per la quale USA, Europa e Gran Bretagna hanno accusato ufficialmente Pechino di essere il mandante.

APT di lingua cinese


Kaspersky ha svelato i dettagli di GhostEmperor. La inquadra come un'operazione unica che dura da diverso tempo e che sfrutta le vulnerabilità di Microsoft Exchange per prendere di mira vittime di alto profilo tramite strumenti avanzati.

Non risultano al momento legami con threat actor noti. GhostEmperor è quindi una new entry di lingua cinese, che si concentra principalmente su obiettivi nel sud-est asiatico. I suoi attacchi hanno dei tratti distintivi. In particolare, utilizza un rootkit Windows in modalità kernel finora sconosciuto.

I rootkit forniscono l'accesso al controllo remoto dei server presi di mira e hanno la capacità di sfuggire ai controlli delle soluzioni di sicurezza. Per aggirare il meccanismo di Windows Driver Signature Enforcement, GhostEmperor utilizza uno schema di caricamento che coinvolge il componente finora sconosciuto denominato "Cheat Engine", probabilmente in uso almeno da luglio 2020.

Ci sono delle novità che riguardano anche APT31, noto anche come Zirconium. Questo threat actor ha creato un'infrastruttura ORB (Operational Relay Boxes), composta da diversi router SOHO compromessi, per usarli come sistema di offuscamento prima di effettuare ricognizioni e attacchi contro entità Europee.

APT di lingua russa

APT29, noto anche come Nobelium, è un threat actor di lingua russa accusato da Microsoft  di attacchi di password spraying e brute-force nel tentativo di impossessarsi delle credenziali di alcuni clienti Microsoft. Le indagini sono tuttora in corso.
Al momento i ricercatori sono riusciti a verificare il malware utilizzato e il targeting dell'attività, ma non il responsabile. Tuttavia hanno rintracciato analogie con Kazuar e hanno soprannominato provvisoriamente gli attaccanti "HotCousin". L'unico punto fermo è che ci sono indicazioni di attività precedenti di questo threat actor che risalgono almeno a ottobre 2020.

Le armi degli APT


Gli esperti di Kaspersky hanno rilevato un aumento dei threat actor APT che sfruttano gli exploit per ottenere un punto d'appoggio iniziale nelle reti attaccate. Sono inclusi gli zero-day creati dallo sviluppatore di exploit "Moses" e quelli impiegati negli attacchi PuzzleMaker, Pulse Secure e per sfruttare le vulnerabilità di Microsoft Exchange.

Come accennato sopra, gli APT investono costantemente per aggiornare i loro toolkit. Lo dimostra l'uso di linguaggi aggiuntivi, come quelli del malware Python WildPressure supportato da macOS.

Infine, gli esperti di Kaspersky hanno osservato attacchi low-tech come BountyGlad, CoughingDown e l'attacco contro Codecov, che ha evidenziato come le campagne low-key rappresentino ancora una minaccia significativa alla sicurezza.

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