I servizi di Managed Detection and Response stanno diventando fondamentali per il contrasto agli attacchi informatici, ma non è semplice scegliere quello giusto. Ecco alcune indicazioni.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
I servizi di Managed Detection e Response (MDR) sono sempre più diffusi. Possono essere la chiave di volta per aiutare i team di sicurezza a combattere efficacemente le minacce informatiche, ma non è facile scegliere quello giusto. Daniel Clayton, Vice President, Global Security Services and Support di Bitdefender, ha condiviso alcune indicazioni che possono aiutare a selezionare il prodotto giusto.
Il presupposto di partenza è ormai noto: i team di cyber security non riescono a gestire tutti gli alert generati quotidianamente dagli strumenti di rilevamento. Si parla di oltre 10.000 avvisi al giorno, e l'unico modo per classificarli separando i falsi allarmi da quelli realmente importanti, e analizzare a fondo solo questi ultimi, è affidarsi all'automazione. L'analisi tardiva o la mancata analisi di un singolo alert può impedire di individuare i segnali di un attacco in fase iniziale, e rendere quindi inefficace la fase di recupero.
Secondo la definizione di Forrester, MDR consiste nella "applicazione di tecniche analitiche avanzate, nella caccia proattiva alle minacce e nella risposta automatica, basata su flussi di lavoro di escalation predefiniti da un fornitore di servizi di sicurezza gestiti". Gartner ha una descrizione simile: "i servizi MDR permettono alle aziende di fornire funzionalità dedicate di monitoraggio delle minacce, rilevamento e risposta 24/7 con un approccio chiavi in mano".
La prospettiva dei vantaggi offerti dai servizi MDR ne favoriscono la rapida crescita, con una previsione del tasso di crescita annuale del 16,7% entro il 2025, corrispondente a un volume d'affari di 2,2 miliardi di dollari. I ricercatori di Gartner reputano che da qui al 2025 la metà delle aziende farà uso di servizi MDR.
Il nodo da sciogliere quindi non è se si adotterà un servizio MDR, ma quale. Decine di aziende propongono la propria interpretazione di MDR, ma tutti hanno in comune tre elementi fondamentali: la risposta proattiva, la caccia alle minacce informatiche e il supporto attivo 24x7. E sono gli elementi su cui concentrarsi.
Individuare le minacce informatiche è un compito critico di un servizio MDR. Se l'azione viene eseguita correttamente, metà del lavoro di prevenzione è fatto. Il problema è che non c'è uno standard di detection, quindi sembra banale, ma bisogna verificare che i prodotti proposti svolgano al meglio questa fase del lavoro. In particolare, è importante verificare quali alert attivano al detection, se viene contestualizzata e arricchita con informazioni di threat intelligence. Bisogna verificare il livello di automazione della detection.
Risposta è un termine generico. In un servizio MDR dovrebbe essere l'equivalente di un team di analisti esperti che monitora le aziende 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con l’obiettivo di aiutare a proteggere i dati con azioni complete. In altre parole, dovrebbe comprendere il rilevamento delle minacce e l'attuazione di misure atte a contenerle.
In generale, quindi, un servizio che si limita a notificare un incidente, lasciando all’azienda il compito di gestire l'attacco, non è un MDR. Per capire il valore del prodotto che si sta valutando bisogna quindi verificare qual è la sua capacità di risposta proattiva, in che misura le azioni di risposta che attua sono automatizzate. E in questa fase, qual è il ruolo del cliente: deve gestire l'attacco, deve approvare le risposte proposte, o viene semplicemente informato dell'accaduto una volta che è stato risolto?
Quello del supporto è un altro argomento per il quale non esiste ancora uno standard di mercato. Quello che è certo è che i cyber criminali non fanno orario d'ufficio, anzi, spesso attaccano proprio quando le aziende sono chiuse, quindi meno presidiate.
È quindi fondamentale comprendere il modello operativo del prodotto che si sta valutando. Quali sono il livello e l'esperienza del personale impiegato, la posizione geografica da cui operano tali analisti. Quante sono le persone attive sulle 24 ore, quante aziende hanno in carico.
Sono informazioni determinanti per una funzione critica che deve meritare la massima fiducia da parte del cliente.