I sistemi di controllo industriale sono sempre più oggetto di attacchi cyber a causa di mancanza di visibilità e di competenze specifiche. A fare più paura è il ransomware.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Una nuova ricerca del SANS Institute commissionata da ABS Consulting rivela che i cyber criminali hanno ormai una profonda comprensione dell’Operational Technology (OT) e dell'ingegneria dei sistemi ICS, per questo hanno condotto attacchi che gli hanno permesso di ottenere l'accesso a tali obiettivi, creando anche problemi di sicurezza fisica.
Le interviste hanno coinvolto circa 300 professionisti della security, dei quali il 61% ha segnalato un divario nella percezione del rischio di cybersecurity all’interno delle proprie strutture ICS, tra i team in prima linea nella sicurezza informatica OT / ICS e gli altri dipartimenti. Di questo 61%, il 35 percento indica che il divario è in particolare tra il senior management e i team di security.
La più grande minaccia per l’OT rilevata dal 50% degli intervistati è stato il ransomware. La community industrial, infatti, denuncia l’aumento degli attacchi ransomware con varianti sempre più sofisticate, che hanno la capacità di causare interruzioni ai sistemi e ai flussi di lavoro.
Secondo quanto emerso dalle interviste, il targeting ICS può portare a pagamenti più elevati e più rapidi, per questo è diventato un obiettivo primario degli attaccanti. Tanto che in questo momento le risorse di sicurezza ICS sono messe alla prova più di quelle IT, dove peraltro sono necessarie ulteriori conoscenze di sicurezza e ingegneria rispetto a quelle richieste per la IT security.
Questo è un grave problema, perché il 47% delle organizzazioni ICS ammette di non disporre di risorse interne dedicate alla sicurezza ICS 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questo porta i responsabili della sicurezza OT/ICS a doversi appoggiare servizi di supporto MSSP.
Uno dei maggiori problemi da affrontare in questo frangete è prevedibilmente quello della visibilità. Il 65% degli intervistati indica che la propria visibilità è limitata per i sistemi di controllo. Motivo per cui tra le prime due voci di spesa per le aziende rientra l'implementazione di soluzioni specifiche per il monitoraggio della sicurezza di rete (NSM) specifica per sistemi ICS e sistemi di controllo.
A supporto delle interviste ci sono anche i dati pubblicati da Kaspersky relativi agli attacchi ai sistemi di controllo industriale registrati nel secondo semestre 2021. Emerge che circa il 40% di tutti i sistemi ICS è stato vittima almeno una volta, nel periodo in esame, di attacchi da parte di software malevoli.
Nonostante il numero complessivo di attacchi sia leggermente diminuito rispetto al primo semestre del 2021, nella seconda parte dell’anno il panorama delle minacce rivolte agli ICS è apparso molto diversificato: i miner usati per prendere di mira i computer ICS sono aumentati di 0,5 punti percentuali, gli spyware di 0,7 punti e gli script dannosi sono cresciuti di 1,4 volte in più rispetto al tasso di crescita registrato nel 2020.
Complessivamente nel periodo in esame le soluzioni di sicurezza Kaspersky hanno bloccato più di 20.000 varianti di malware.