Le aziende hanno compreso di avere bisogno di una soluzione di sicurezza unificata per tutte le piattaforme cloud.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Il successo del cloud è inarrestabile, ma la mancanza di competenze non permette di gestirne la sicurezza in maniera adeguata. Inoltre, il multicloud offre molti benefici, ma ha agevolato gli attacchi cyber. Sono alcune informazioni che emergono dal Cloud Security Report 2022 di Check Point Software Technologies, secondo cui ormai il 35% delle aziende svolge oltre il 50% dei propri workload su piattaforme come Azure, AWS e GCP.
Il dato di per sé è positivo perché è sinonimo di successo della trasformazione digitale. Il problema è la mancata comprensione di un tema fondante: i progetti avrebbero dovuto integrare la sicurezza informatica fin dalla fase di sviluppo, e in molti casi questo non è stato fatto. La conseguenza è che oggi molte aziende faticano a gestire la complessità della sicurezza delle proprie infrastrutture distribuite su più piattaforme cloud.
A complicare ulteriormente la situazione c’è la carenza di competenze legate alla sicurezza e alla DevOps: solo il 16% delle persone intervistate da Check Point beneficia di una DevSecOps completa. Il 37% inizia solo adesso a inglobare qualche aspetto di DevSecOps all'interno della propria organizzazione.
Per estrapolare i dati sono stati interpellati 775 professionisti della sicurezza informatica. Interessante il fatto che, secondo le dichiarazioni, gli incidenti di sicurezza nel cloud sono aumentati del 10% rispetto all'anno precedente, e il 27% delle riscontra come problema principale proprio una sbagliata configurazione cloud.
Il dato di per sé non sorprende perché molti analisti ed esperti di settore avevano ammonito sui rischi legati alla migrazione cloud. È importante invece averne preso atto, ossia avere assunto la consapevolezza che non solo il problema esiste, ma che dev’essere affrontato con urgenza.
Il guaio è che la soluzione passa per competenze che mancano e procedure che sono tutt’altro che scontate. Oltre la metà degli intervistati ha ben compreso che lo “spezzatino” di piattaforme di security è controproducente e il 75% delle aziende è favorevole a una soluzione unica con un'unica dashboard, da cui poter configurare tutte le procedure necessarie per proteggere i dati in-cloud.