Con l’apertura di nuove sedi indipendenti dalla Russia, il ricollocamento dei talenti e la modifica dell’assetto proprietario, Group-IB prende le distanze dalla Russia e punta su flessibilità e autonomia.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
A seguito dell’invasione ucraina voluta dal Cremlino sono molte le aziende di origine russa che si sono trovate in difficoltà con il proseguimento delle attività in Occidente. Una di queste è Group-IB, azienda di cyber security specializzata in threat hunting, che da tempo aveva preso le distanze da Mosca. Ora l’azienda ha emesso una nota in cui rimarca che - come da regolamento interno già in vigore dall’apertura della sede di Singapore a giugno 2019 - nessun ricavo generato dalle filiali di Group-IB Global Private Ltd. viene impiegato per finanziare attività in Russia e nella CSI.
L’headquarter dell’azienda è a Singapore, dove si trovano i centri di ricerca e di threat intelligence. Ad Amsterdam è invece situata la sede europea, a Dubai quella di riferimento per il Medio Oriente. Group-IB fa sapere che le sue attività in Russia e nella CSI proseguiranno, ma in maniera del tutto indipendente e con una gestione finanziaria separata.
L’obiettivo a lungo termine di Group-IB è costruire “una azienda di cybersecurity interamente decentralizzata e indipendente, basata su centri di threat intelligence e di ricerca autonomi e strutturati, in grado di supportare i clienti e sviluppare reti commerciali in ogni regione”. Il primo passo è appunto l’apertura delle nuove sedi, quello successivo (entro sei mesi) sarà la modifica dell’assetto proprietario dell’azienda, per fare in modo che le attività globali di Group-IB e quelle di Russia e CSI siano in mano a stakeholder e titolari effettivi (UBO) differenti.
Contestualmente, Group-IB intende accelerare il proprio programma globale di ricollocamento dei talenti, già avviato nel 2019, e il potenziamento dei propri team anche mediante l’assunzione di personale locale.
L’attuale CEO Dmitry Volkov ha rimarcato che la missione di Group-IB è combattere la cybercriminalità su scala globale indipendentemente da circostanze esterne. Prendendo le distanze dal Cremlino l’azienda godrà di una maggiore flessibilità e autonomia, continuando a svolgere il proprio lavoro in maniera indipendente.
La sete di indipendenza di Group-IB non è argomento nuovo: a parte l’apertura della sede di Singapore, fece scalpore nel 2021 l’arresto del CEO Ilya Sachkov a Mosca con l’accusa di alto tradimento, per aver condiviso dati con intelligence straniere. In effetti dal 2015 l'azienda aveva assistito Europol, Interpol e altre organizzazioni di contrasto del cyber crime fornendo loro informazioni, know-how e dati statistici che contribuirono all'arresto di criminali informatici. Alcune delle operazioni a cui ha partecipato hanno portato ad arresti anche in Italia ai danni di persone che commercializzavano certificati vaccinali (Green Pass) fasulli.