Malware: a giugno spopolano Emotet e il trojan bancario MaliBot per Android

MaliBot, successore di FluBot specializzato nello smishing, è fra i malware mobile più diffusi a giugno.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

A giugno Emotet si riconferma il malware più popolare, ma preoccupa anche Snake Keylogger, che scala la classifica dall’ottava alla terza posizione grazie a nuove campagne di phishing. I dati, pubblicati mensilmente nel Global Threat Index di Check Point Research, riaccendono i riflettori sulle due minacce maggiori. Da un lato Emotet, il noto trojan avanzato, auto-propagante e modulare, la cui diffusione risulta in aumento rispetto al mese scorso. I ricercatori mettono anche in guardia da una nuova variante di Emotet comparsa proprio nel mese in esame, che si rivolge contro gli utenti del browser Chrome e porta al furto dei dati delle carte di credito.

Dall’altro lato c’è Snake Keylogger, la cui funzionalità principale è registrare le sequenze di tasti degli utenti e trasmettere i dati raccolti agli attaccanti. Di solito si diffonde attraverso email con allegati .docx o .xlsx con macro dannose. Nel mese di maggio questa minaccia veniva consegnata tramite file PDF per aggirare il blocco automatico delle macro di Office, mentre nelle campagne di giugno risulta che i cyber criminali siano tornati al vecchio modello e abbiano distribuito allegati Word rinominati come richieste di preventivi.


Mobile protagonista

Il vero protagonista del mese però è un trojan bancario per Android: MaliBot. Si tratta di una new entry che ha raccolto l’eredità di FluBot, dopo che quest’ultimo è stato soppresso dalle Forze dell’Ordine. Il fatto che sia una novità, tuttavia, non lo rende innocuo: anche se appena scoperto, ha già raggiunto il terzo posto nella classifica dei malware mobile più diffusi.

MaliBot si maschera da app per il mining di criptovalute con nomi diversi e prende di mira il mobile banking per rubare informazioni finanziarie degli utenti. È simile a FluBot, utilizza anch’esso lo smishing per invitare le vittime a cliccare un link malevolo da cui scaricare una falsa app contenente il malware.

Vulnerabilità cercansi

Come noto, i cyber criminali sfruttano sempre più spesso le vulnerabilità note e non corrette per attaccare con relativa facilità i sistemi esposti. A giugno la falla più sfruttata è stata "Web Servers Malicious URL Directory Traversal" con un impatto sul 46% delle organizzazioni in tutto il mondo. Al secondo posto è ormai stabile la presenza di "Apache Log4j Remote Code Execution" che ha un impatto globale del 46%. Terza falla più abusata è infine "Web Server Exposed Git Repository Information Disclosure" con un impatto globale del 45%.

Tutti i dettagli del Global Threat Index sono pubblicati a questo indirizzo.


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