Impennata di attacchi DDoS nel secondo trimestre 2022

Fra aprile a giugno 2022 gli attacchi DDoS sono aumenti per numero e durata, e sono anche più complessi e difficili da fronteggiare.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Nel secondo trimestre del 2002 gli attacchi DDoS sono aumentati di numero e di intensità. Le cifre sono fornite dalla DDoS Intelligence di Kaspersky, che ha rilevato un numero di utenti colpiti da attacchi DDoS di circa 2,5 volte superiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2021.

Quanto alla durata media di un attacco, è centuplicata rispetto al periodo di raffronto, quando un attacco durava in media solo 30 minuti: oggi siamo a 3.000 minuti (due giorni). Il record è stato di 41.441 minuti, poco meno di 29 giorni. Questo dato, secondo gli esperti di Kaspersky, è una chiara indicazione delle capacità, della rete di collaborazioni professionali e delle fonti di finanziamento degli organizzatori.


Confronto durata degli attacchi DDoS: T2 2022, T2 2021 e T1 2022. I dati per il T2 2021 sono considerati al 100%

Ciliegina sulla torta è il dato relativo ai tipi di attacco: nel secondo trimestre del 2022 un attacco su due è stato di tipo smart: significa che gli organizzatori hanno condotto una preparazione piuttosto sofisticata. Nel periodo in esame la percentuale di attacchi smart ha raggiunto un nuovo record, arrivando a rappresentare quasi il 50% del totale. Il valore più alto in assoluto fu raggiunto quattro anni fa, quando il mercato DDoS era in crisi. Quello corrente, tuttavia, è un anno “intenso” in termini di attività DDoS. La spiegazione potrebbe essere legata al recente crollo delle criptovalute. Il legame fra DDoS e cryptomining è molto stretto, perché per entrambe le attività vengono spesso impiegate le stesse botnet.


La percentuale di attacchi DDoS smart: T2 2022, T2 2021 e T1 2022

Ne segue che quando il valore delle criptovalute s’impenna le botnet vengono destinate per lo più al cryptomining, quando accade l’inverso (come ora), il lavoro viene concentrato sui DDoS. Alexander Gutnikov, Security Expert di Kaspersky, spiega che "il crollo delle criptovalute è iniziato con il crollo di Terra (Luna) e da allora non hanno fatto altro che peggiorare. Diversi fattori indicano che la tendenza potrebbe continuare: ad esempio, i cryptominer stanno vendendo le farm a prezzi bassi ai giocatori. Questo può portare a una crescita dell’attività DDoS a livello globale".


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