Il malware, inviato tramite email, rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e la privacy delle aziende.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Il noto Snake Keylogger torna a popolare la cronaca di security per via di una nuova campagna di malspam, tuttora attiva, attivata contro i responsabili IT delle aziende con lo scopo di diffondere il suddetto malware. Snake Keylogger (conosciuto anche come 404 Keylogger) è un infostealer che esfiltra informazioni sensibili dai sistemi infetti. Ha funzionalità di registrazione da tastiera e di cattura degli screenshot, nonché la capacità di estrarre le informazioni e consegnarle agli attaccanti.
Il famigerato trojan che ruba le credenziali è apparso alla fine del 2020 e può essere trovato su bacheche e mercati del dark web anche a meno di 200 dollari, a seconda del livello di servizio richiesto dal cliente. Le infezioni da Snake sono per lo più motivate finanziariamente, e rappresentano un elevato rischio per la sicurezza delle aziende. Il malware, infatti, può collezionare dati sensibili, consentire l’accesso ad account di alto livello e distribuire attacchi più paralizzanti all'interno di un'organizzazione.
In precedenza gli attacchi con Snake sfruttavano allegati Word ed Excel, di recente sono concentrati sull’impiego di PDF, per bypassare il blocco delle macro imposto per default da Microsoft.
L’attacco della campagna intercettata da Bitdefender sfrutta un legittimo fornitore IT di soluzioni cloud per l’archiviazione e la sicurezza con sede in Qatar per indurre le potenziali vittime ad aprire un archivio ZIP dannoso. La campagna prende di mira principalmente le aziende statunitensi e ha già raggiunto migliaia di caselle di posta elettronica.
Tale archivio (ba8e072f51e1b944bfa3466da15cefa3) contiene un eseguibile CPMPANY PROFILE.exe(9df140013f2b8627f7ea911d9767acdc) che carica il payload Snake Keylogger sull'host di sistema delle vittime. I dati acquisiti vengono esfiltrati tramite SMTP.
La protezione si basa per lo più sull’applicazione delle basilari regole di cyber hygiene: verificare sempre l'origine e la validità delle email prima di interagire con link o allegati, e installare una valida protezione antimalware. Inoltre, gli esperti consigliano di attivare l’autenticazione a più fattori per impedire ai criminali informatici di accedere agli account in caso di compromissione del sistema.