Il nuovo report periodico di ESET che monitora le attività APT a livello globale mette in risalto le attività che hanno caratterizzato il trimestre maggio-agosto 2022.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Una delle tendenze del 2023 è il numero crescente di campagne contro aziende o enti governativi orchestrati da gruppi sponsorizzati dagli stati nazionali. Complice l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sia Clusit sia la maggioranza delle aziende di cyber security hanno rilevato un aumento delle minacce APT. Per ovvii motivi gli occhi sono puntati sulla Russia, ma come aveva ricordato a suo tempo Mandiant, anche altre nazioni hanno gruppi sponsorizzati che stanno portando avanti le loro battaglie indipendentemente da quello che sta succedendo in Ucraina e Russia.
Se fino al 2021 la threat intelligence si occupava per lo più di gruppi motivati economicamente, dal 2022 è mandatorio monitorare in maniera più stretta le attività APT. Ed è esattamente quello che sta facendo ESET Research, con l’introduzione dell’ESET APT Activity Report, a cui fa capo il monitoraggio delle attività dei gruppi sponsorizzati da stati nazionali. Periodicamente fornirà l’analisi periodica di quello che accade in questo frangente, a partire proprio dal trimestre maggio-agosto 2022, protagonista della prima edizione.
Nel trimestre in esame ESET Research non ha riscontrato alcun calo nell'attività APT svolta da gruppi allineati a Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. A più di otto mesi dall'invasione russa, l'Ucraina rimane un obiettivo primario dei gruppi APT vicini alla Russia, come il famigerato Sandworm, ma anche Gamaredon, InvisiMole, Callisto e Turla.
L'industria aerospaziale e della difesa, così come le imprese e gli scambi finanziari e in criptovalute, continuano a essere di grande interesse per i gruppi affiliati alla Corea del Nord. Le istituzioni finanziarie e le realtà che operano con le criptovalute sono state prese di mira da Kimsuky, schierato con la Corea del Nord, e da due campagne di Lazarus. Una di queste, denominata Operation In(ter)ception dai ricercatori di ESET, si è distaccata dall'abituale obiettivo costituito dalle industrie aerospaziali e della difesa colpendo un utente argentino con un malware camuffato da offerta di lavoro in Coinbase. ESET ha anche individuato Konni che utilizzava una tecnica impiegata da Lazarus in passato: una versione colpita da trojan del visualizzatore di PDF Sumatra.
I gruppi allineati alla Cina continuano a essere molto attivi, utilizzando varie vulnerabilità e backdoor precedentemente non segnalate. ESET ha identificato una variante Linux di una backdoor utilizzata da SparklingGoblin contro un'università di Hong Kong. Lo stesso gruppo ha sfruttato una vulnerabilità di Confluence per colpire un'azienda di produzione alimentare in Germania e una società di ingegneria con sede negli Stati Uniti.
ESET Research sospetta inoltre che una vulnerabilità di ManageEngine ADSelfService Plus sia alla base della violazione di un appaltatore della difesa statunitense, i cui sistemi sono stati compromessi solo due giorni dopo la divulgazione pubblica della vulnerabilità. In Giappone, ESET Research ha identificato diverse campagne MirrorFace, una delle quali direttamente collegata alle elezioni della Camera dei Consiglieri.
Il numero crescente di gruppi allineati all'Iran ha continuato a concentrare i propri sforzi principalmente su diversi settori verticali israeliani. I ricercatori ESET sono riusciti ad attribuire a POLONIUM una campagna che ha colpito una dozzina di organizzazioni in Israele e a identificare diverse backdoor non documentate in precedenza. Le organizzazioni dell'industria dei diamanti o ad essa collegate in Sudafrica, Hong Kong e Israele sono state prese di mira da Agrius in quello che ESET Research considera un attacco alla supply-chain che ha sfruttato una suite software israeliana in uso nel settore.
In un'altra campagna in Israele, sono stati rilevati indicatori di una possibile combinazione dell'uso di tool tra i gruppi MuddyWater e APT35. ESET Research ha inoltre scoperto una nuova versione di malware Android in una campagna condotta dal gruppo APT-C-50; è stata distribuita da un emulatore di un sito web iraniano e presenta funzionalità di spionaggio limitate.