Il termine del supporto espone a gravi rischi per la sicurezza l’11% dei sistemi Windows attivi in tutto il mondo.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
A far data da oggi Windows 7 Professional ed Enterprise non riceveranno più gli aggiornamenti di sicurezza estesi per le vulnerabilità critiche. La data era nota da tempo, del resto questi sistemi operativi sono in circolazione da ottobre 2009. Microsoft aveva garantito il supporto mainstream fino a inizio gennaio 2015, in seguito aveva aperto la finestra di supporto esteso, terminata nel 2020. Da allora era attiva l’ultima opzione utile di protezione per i clienti: il programma Extended Security Update (ESU), accessibile solo in pacchetti multilicenza specifici per le edizioni Windows 7 Professional, Enterprise e Professional per sistemi Embedded.
Sempre oggi termina il supporto anche per tutte le edizioni di Windows 8.1. Con oggi si apre quindi l’annosa questione della sicurezza dei sistemi obsoleti, che sono molti: secondo i dati di Statcounter GlobalStats, attualmente Windows 7 è ancora in funzione su oltre l'11% dei sistemi Windows in tutto il mondo, mentre Windows 8.1 è utilizzato dal 2,59% dei clienti Microsoft.
Il secondo martedì di ogni mese Microsoft pubblica gli aggiornamenti di sicurezza cumulativi per tutti i sistemi operativi ancora supportati. È un’attività di primaria importanza, perché chiude le falle di sicurezza che vengono man mano scoperte e che vengono puntualmente sfruttate dagli attaccanti per perpetrare attacchi informatici in tutto il mondo. Per comprendere il rischio che corrono i sistemi non aggiornati basti pensare a PrintNightmare, sfruttato da diversi gruppi ransomware fra cui il temibile BlackBasta.
Il guaio è che, come sottolinea Microsoft, la maggior parte dei dispositivi Windows 7 non soddisfa i requisiti hardware per l'aggiornamento a Windows 11. Non è quindi possibile aggiornare all’ultimo momento i vecchi prodotti al nuovo OS. La via d’uscita meno dispendiosa è l’installazione di Windows 10, percorribile acquistando e installando una versione completa del software. L’opportunità di fare questo investimento è tuttavia da valutare attentamente, dato che Windows 10 raggiungerà la data di fine supporto il 14 ottobre 2025. Microsoft consiglia quindi di sostituire i vecchi dispositivi con modelli nuovi che installano Windows 11.
Qualunque sia la decisione, è chiaro che una scelta dev’essere fatta in fretta, dato che la fine del supporto non riguarda solo il sistema operativo stesso. Anche i browser non saranno più supportati: la prossima settimana l’azienda di Redmond rilascerà Microsoft Edge 109, che sarà ufficialmente l'ultima versione del browser per Windows 7 e Windows 8 / 8.1, oltre che per Windows Server 2008 R2, Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2. A partire da febbraio 2023 anche Google terminerà il supporto per le versioni più datate di Chrome: l’ultima release aggiornata sarà la 110. Questo significa che Edge e Chrome continueranno a funzionare, ma non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza e correzioni di bug, esponendo gli utenti ad alti rischi per la sicurezza.