Il test del nuovo prodotto di punta della gamma consumer Kaspersky offre una protezione completa su più dispositivi, senza impattare sulle prestazioni e integrando servizi e caratteristiche proprie dei prodotti business.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Kaspersky annuncia oggi la sua nuova offerta indirizzata al mercato consumer, che conta tre diversi livelli: Kaspersky Standard, Plus e Premium, che sostituiscono la proposta attuale di soluzioni Kaspersky Anti-virus, Internet Security e Total Security. Le novità fanno parte di un ciclo di rinnovo programmato, dettato dalla necessità di abbracciare le ultime tecnologie in ambito cybersecurity per proteggere al meglio l’utenza.
Security Open Lab ha ricevuto una licenza di test per valutare le prestazioni e le caratteristiche dei nuovi prodotti, che abbiamo in uso da diverse settimane. Fra le opzioni, abbiamo optato per la prova della versione Premium, che è la più completa e quindi quella che consente di valutare “sul campo” il numero maggiore di opzioni. Oltre tutto, per noi è stata anche l’occasione per verificare le novità rispetto alla Total Security che fino a ieri costituiva il top della gamma consumer e che è stata oggetto di un test di lungo corso che abbiamo iniziato a marzo dello scorso anno e concludiamo proprio ora.
Il nostro precedente Kaspersky Total Security era tuttora aggiornato di frequente dal vendor e disponeva di molte delle funzionalità chiave che abbiamo ritrovato poi nel nuovo Kaspersky Premium. Il passaggio al nuovo prodotto nel nostro caso è stato dettato dall’esigenza di testare la nuova release. Anche perché il predecessore, che avevamo installato da marzo 2022 su tutti i sistemi fissi e mobile usati sia per lavorare sia per uso privato, si è comportato in maniera ineccepibile.
Nei mesi trascorsi abbiamo condotto a campione attività poco convenzionali come l’apertura di messaggi e allegati email e SMS, il clic compulsivo su link non affidabili, qualche scorribanda nel dark web, una discreta dose di attivismo e molteplici acquisti online senza ricorrere alla navigazione protetta. In pratica abbiamo infranto una buona parte delle buone regole di cyber hygiene (tranne spifferare le nostre credenziali sui siti di phishing – nessun antivirus può proteggere dalla scelleratezza umana), per vedere se la protezione ci avrebbe lasciato inciampare in qualche tranello della rete.
Il risultato è che ci è andata bene. Tramite un gran numero di consigli, il software di protezione ha cercato di “educarci” a tenere un migliore comportamento in rete, e c’è da ammettere che anche se non si è trattato di una vera e propria attività di awareness, persino gli utenti più reticenti alla fine avrebbero potuto imparare qualcosa. Qualche volta il software ci ha avvisati di un “problema” da correggere, senza esagerare per non annoiare l’utente e offrendo una soluzione a portata di mano. Soprattutto, la soluzione Kaspersky che ci ha fatto compagnia per un anno è stata una presenza discreta, dato che non ha zavorrato nessuno dei sistemi su cui era installata.
Anche se genericamente si usa chiamare “antivirus” i software come quelli di Kaspersky, oggi si tratta di prodotti che svolgono molto di più della basilare funzione che blocca i virus. A prescindere dalla versione acquistata (Standard, Plus o Premium) la licenza consente l’installazione su più dispositivi: Android, iOS, MacOS, Windows in modo da proteggere l’utente in ogni sua attività. Trattandosi di prodotti indirizzati ai consumatori, inoltre, propongono una interfaccia molto semplice con cui confrontarsi, di cui si possono vedere le schermate in questa pagina.
Di seguito con schematizzate le funzioni dei tre nuovi prodotti Kaspersky, di cui noi abbiamo testato quella Premium.
Le aree in cui agisce Kaspersky sono quattro e riguardano Sicurezza, Prestazioni, Privacy e servizi vari. La sicurezza non identifica solo il blocco delle minacce cyber. Ovviamente quello che ci si aspetta è che il prodotto faccia da filtro per bloccare malware noti e sconosciuti, ma oggi questo è solo uno dei tanti aspetti della protezione cyber. Moltissime persone lavorano da remoto, espandendo di fatto la superficie di rischio della loro azienda; Kaspersky Premium blocca l’accesso alla rete domestica da parte di utenti non autorizzati e protegge allo stesso modo i dispositivi smart connessi.
Il monitoraggio del Wi-Fi è costante e si può consultare facilmente l’elenco dei dispositivi connessi. L’app invia notifiche tempestive ogni volta che un nuovo dispositivo si collega, così da agevolare il riconoscimento immediato delle intrusioni. Questa è l’unica funzione di sicurezza disponibile solo con la versione Premium, ed è uno dei motivi principali per i quali gli utenti che lavorano da casa dovrebbero prediligere questa versione a quelle inferiori.
Molte delle attività quotidiane che tutti noi svolgiamo comportano rischi: per esempio la navigazione in Internet e la consultazione della posta elettronica. Per questo, tutte e tre le nuove soluzioni Kaspersky proteggono dalla navigazione in siti web pericolosi, dal download di file infetti, dalle email truffa e da minacce simili. È attiva per default anche la difesa dall’abuso dei sistemi per la produzione illecita di criptovalute, che comporta un dispendio elevato di energia elettrica e di risorse di elaborazione, causando danni economici e produttivi alle vittime.
Dato che nessuna soluzione per la cyber security è in grado di bloccare tutti gli attacchi, Kaspersky offre anche la funzione di bonifica del sistema qualora dovesse subire un attacco, per riportarlo all’operatività nel minor tempo possibile e senza necessità di particolari conoscenze tecniche da parte dell’utente.
Benché Kaspersky abbia diviso concettualmente i termini Sicurezza e Privacy, la tutela della privacy è da considerarsi a tutti gli effetti un importante aspetto della sicurezza informatica, e come tale dev’essere tutelato. Tutti e tre i nuovi prodotti proteggono la webcam e il microfono e rilevano attività di stalkerware. È importante soprattutto per gli smartphone, per i quali esistono molte applicazioni che vengono abusate per spiare illegalmente gli utenti. Solo le versioni Plus e Premium controllano le fughe di dati, prevenendole mediante un servizio VPN illimitato, e mettono a disposizione degli utenti un gestore di password.
Sempre in relazione alle fughe di dati, le versioni Plus e Premium monitorano gli account basati su web e le app collegate agli indirizzi email dell’utente e informano tempestivamente se i dati sensibili vengono divulgati pubblicamente. Quando questa funzione è attiva si ricevono spesso indicazioni e suggerimenti per evitare la compromissione degli account.
Quello delle prestazioni è un aspetto importante perché l’utilità di un prodotto per la sicurezza non dev’essere vanificato da un’attività ingombrante che porta l’utente a disattivare la protezione. Sul computer l’antivirus non deve in alcun modo rallentare il sistema; sullo smartphone deve anche evitare di prosciugare la batteria. Oltre a non fare questo, tutte le versioni Kaspersky migliorano l’esperienza d’uso generale ottimizzando le prestazioni, lo spazio disponibile e le applicazioni installate.
I servizi Premium sono esclusiva della versione al top di gamma e includono alcune funzioni importanti come la protezione dell’identità dell’utente e dei dati sensibili mediante un archivio cifrato, a cui si può accedere con un'unica password principale. Quello che molti apprezzeranno è però il livello di consulenza, che è quanto di più si avvicina a un servizio business. Chi sottoscrive un abbonamento Premium ha accesso prioritario a un team di esperti del supporto remoto, che possono controllare da remoto lo stato di salute del PC, rimuovere eventuali virus, installare e configurare il prodotto e fornire tutte le risposte di cui si necessita, in tempo reale.
Il tutto a un prezzo che è tutto sommato più che accessibile: Kaspersky Standard ha un prezzo a partire da 19,99 euro, Kaspersky Plus cost 25,99 euro, Kaspersky Premium ha una quotazione di 31,99 euro, sempre in riferimento all’abbonamento per un anno con singola licenza.
Molti utenti consumer considerano ancora oggi superflua l’installazione di un antivirus. In realtà gli smartphone sono dispositivi particolarmente soggetti ai cyber attacchi perché custodiscono grandi quantità di informazioni riservate. Sfruttando le app (soprattutto se scaricate da store di terze parti), gli schermi piccoli che non permettono di vedere chiaramente gli indirizzi URL a cui ci si collega, la distrazione degli utenti che consultano contenuti on the road, e via dicendo, gli attaccanti portano avanti migliaia di truffe e attacchi ogni anno ai danni di milioni di utenti in tutto il mondo.
Spesso con lo smartphone ci si autentica sui siti di ecommerce, si usano app per l’online banking, maneggiando credenziali che dovrebbero rimanere altamente riservate. E in epoca di smart working (o preteso tale) si usano sempre più spesso il computer di casa e lo smartphone per accedere alle email e alle risorse cloud aziendali.
Chi pensa di non essere di interesse per il cybercrime sbaglia, perché spesso il lavoratore è l’anello debole della catena, ed è attaccato per ottenere l’accesso alla sua rete aziendale o a quella di un grosso cliente dell’azienda per la quale lavora. Viviamo in un’epoca in cui l’antivirus non è più opzionale. E l’antivirus gratuito non vale quanto quelli a pagamento, è inutile illudersi. Il punto quindi non è se installare una protezione cyber, ma quale installare.
Nell’acquisto di un antivirus, la scelta dovrebbe cadere su un prodotto che, con una sola licenza, protegga tutti i dispositivi personali in uso: computer, smartphone, eventuale tablet. Questo permette di definire una sola volta le impostazioni e di disporre di un unico centro di controllo della sicurezza per semplicità di gestione.
Inoltre, è bene concentrarsi sui vendor che si occupano esclusivamente di security da quanto più tempo possibile. La cybersecurity è un argomento pressoché sconfinato, da un’azienda specializzata solo su questa attività è lecito aspettarsi maggiore cura e competenza. Inoltre, l’esperienza è sempre un fattore importante: meglio investire su un brand che è premiato da anni per le sue soluzioni di protezione piuttosto che su uno sconosciuto.
Detto questo, bisogna poi passare in rassegna le funzioni e i servizi erogati, perché oggi la protezione antivirus da sola è del tutto insufficiente. Sotto questo aspetto, Kaspersky Premium è senza dubbio una soluzione completa che non lascia nulla al caso e che copre tutte le aree a potenziale rischio. Nel prezzo della licenza singola Premium include anche un gestore di password e un servizio VPN, che da soli costerebbero ben di più. Ed eroga anche un servizio di supporto tecnico da remoto che in genere è appannaggio esclusivo dell’utenza business.