La protezione delle email e degli endpoint diventa centrale per gli MSP, che sono bersaglio di milioni di tentativi di phishing, e i loro clienti.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Solo nel 2022 sono stati cinque milioni i tentativi di installare virus sui server degli MSP. Gli attacchi hanno interessato anche l’82% dei loro clienti, con un aumento notevole rispetto allo scorso anno. Il principale vettore d’attacco è stato il phishing. I dati emergono da un sondaggio commissionato da N-able e confermano informazioni che circolavano già da tempo: la sempre maggiore importanza dei fornitori di servizi gestiti ha attirato l’attenzione dei cyber criminali, che li prendono di mira da mesi.
Fra i possibili motivi ci sono anche gli interessi per la supply chain: colpire un MSP ed esfiltrare i dati dei clienti significa guadagnarsi potenzialmente l’accesso a decine o centinaia di reti aziendali, quasi tutte PMI. Questo è anche il motivo per il quale l’incremento delle attività cyber contro gli MSP impatta direttamente contro le piccole e medie imprese. Riguardo al phishing, la soluzione di sicurezza dell’email di N-able ha bloccato 28 milioni di tentativi di phishing. Gli attacchi ai danni delle imprese sono passati da 776 a 913 milioni, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente.
I dati indicano la sempre maggiore necessità di una protezione di ultima generazione della posta elettronica, e di strumenti di rilevamento e risposta per gli endpoint che siano in grado sia di contenere gli attacchi mirati, sia di ripristinare i dati rapidamente a seguito di un incidente cyber. Gli MSP sono sicuramente in grado di consigliare ai propri clienti le soluzioni più semplici per contribuire a ridurre le vulnerabilità e proteggere le piccole e medie imprese, implementando controlli di sicurezza allineati a normative quali il framework britannico Cyber Essentials, le linee guida NIST Cybersecurity Framework, CIS Controls o il quadro dell’UE di certificazione della cybersicurezza.
Si tratta di soluzioni che prevedono l’utilizzo della protezione dei dati, di un’opportuna gestione delle patch, della sicurezza email, del monitoraggio di sicurezza continuo per gli endpoint, l’uso dell’autenticazione a più fattori e altri strumenti, congiuntamente a procedure aziendali integrative. Un approccio che può contribuire a migliorare non solo la resilienza informatica delle piccole e medie imprese, ma anche la loro efficienza operativa.