Quando si parla di cybersicurezza, spesso l'attenzione si concentra su
malware e
ransomware. Si tende a sottovalutare minacce minori come
adware e
stalkerware. Sono gli oggetti di interesse del report annuale "
Mobile Malware Evolution" condotto da Kaspersky. Quello che emerge è che nel corso del 2019 la diffusione di entrambi è aumenta, mettendo notevolmente a rischio i
dati personali degli utenti di smartphone.
Tutto parte dall'assunto che i dispositivi mobile siano il mezzo universalmente usato per tenersi in contatto, tramite email, social network,
messaggistica istantanea e altro. Proprio nello smartphone risiedono quindi patrimoni inestimabili di dati personali. I criminali informatici sono notoriamente interessati ai dati, questo è il motivo del dilagare di adware e stalkware.
Nel dettaglio, i trojan pubblicitari per mobile sono cresciuti a due cifre nel periodo di rilevazione, mentre gli stalkware hanno colpito il doppio degli utenti rispetto al 2018. Gli adware raccolgono informazioni private per mostrare agli utenti banner pubblicitari mirati. A questa attività fastidiosa si unisce quella di
furto dei dati sensibili, che vengono trasferiti a server esterni senza il consenso delle vittime.
Gli stalkerware, invece, si installano autonomamente e agiscono in background, "passando" ai cyber criminali informazioni quali la posizione del dispositivo, la cronologia del browser, le foto e altro. Le tecniche di attacco vengono continuamente affinate nel tentativo di aggirare gli strumenti di difesa.
Per tutelarsi, la prima regola è prestare attenzione alle app che si installano: meglio evitate di scaricarle da fonti sconosciute. Tutte le app devono essere costantemente aggiornate ed è consigliata una scansione periodica del dispositivo per verificare la presenza di potenziali infezioni.