ESET, una struttura per i servizi di security

Il numero uno Emea del vendor di cybersecurity illustra il valore aggiunto dato dal servizio MDR erogato dal SOC italiano, attivo da quasi sei mesi

Autore: Edoardo Bellocchi

Da poco meno di sei mesi, ESET ha realizzato una nuova struttura italiana di servizi di security per aziende e MSP. Denominati ESET Detection & Response Ultimate, i servizi sono attivi 24 ore su 24 7 giorni su 7, e vengono erogati in lingua italiana in affiancamento alle “classiche” soluzioni proposte dal vendor di soluzioni di cybersecurity per la protezione degli endpoint, da sempre basate sull’Intelligenza Artificiale.

Per far conoscere meglio ai partner la nuova offerta MDR, il vendor ha organizzato il ciclo di meeting “Colazioni con ESET”: in occasione della tappa di fine marzo, che si è tenuta nella sede italiana di ESET nel pieno centro di Milano e che ha visto la partecipazione di quasi 60 persone, SecurityOpenLab ha avuto modo di incontrare alcuni dei manager dell’azienda, a cominciare da Pavol Holéczy, President of Emea Region di ESET, intervenuto all’evento insieme al management team della filiale italiana, a cominciare da Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia.

35 anni di storia

Con Pavol Holéczy, SecurityOpenLab ha ripercorso le tappe dello sviluppo di ESET, che è nata oltre 35 anni fa in Slovacchia, precisamente nella capitale Bratislava, in un’epoca davvero lontana per più di un motivo: non solo in quanto nell’ambito IT gli anni valgono come noto molto più che in altri settori, ma anche perché ai tempi Bratislava faceva parte della Cecoslovacchia, che era pure situata nell’ex Cortina di Ferro. Il primo nucleo dell’attuale ESET nacque infatti nel 1987 quando i giovani programmatori Peter Paško e Miroslav Trnka scoprirono uno dei primi virus informatici, appartenenti alla famiglia “Vienna”, presso la centrale nucleare di Bohunice. I due programmatori elaborarono quindi un software per rilevarlo, gettando le basi per la linea di prodotti antivirus NOD. Ma prima che l’azienda diventasse ESET, ci furono diversi cambiamenti che portarono nel 1992 alla fondazione a Bratislava di ESET, il cui nome deriva dalla grafia della dea egiziana Iside.


Pavol Holéczy, President of Emea Region di ESET

Presenza articolata

Oggi ESET è una delle più importanti aziende slovacche, con oltre 2.000 dipendenti tra la sede centrale di Bratislava, 30 uffici e filiali, e 13 centri di ricerca e sviluppo distribuiti a livello globale. Il portfolio comprende oggi circa 60 prodotti diversi e soddisfa le esigenze di clienti privati, aziende di ogni dimensione e organizzazioni governative e non governative. Da tempo l'azienda si è trasformata da produttore di antivirus a fornitore di soluzioni di sicurezza informatica ad ampio spettro.

Nell’area Emea, quella di competenza di Pavol Holéczy, che è entrato a far parte del team ESET nel 2018, assumendo prima il ruolo di Regional Sales Director Emea e nell’anno seguente quello di President of Emea Region, vi sono cinque sedi locali dirette: oltre a quella in Slovacchia, l’azienda è infatti presente nella Repubblica Ceca, nel Regno Unito, nell’area Dach, ovvero Germania, Austria e Svizzera, e in Italia, mentre nel resto dei Paesi europei vi sono accordi esclusivi di distribuzione. Più specificamente, “in Italia ESET dispone di un canale articolato in circa 2000 reseller con quattro distributori: una rete di partner della quale siamo soddisfattissimi”, racconta Pavol Holéczy, sottolineando anche che “l’intenzione è quella di ampliare la rete, ma sempre mantenendo un forte focus sulla qualità, concentrandoci sui partner in grado di affiancarci al meglio nel fornire la migliore soluzione per i nostri clienti, anche a livello di qualità del servizio”.


Successi italiani

Inoltre, va sottolineato “l’elevato livello del team italiano, che esprime sempre ottime performance e conta attualmente circa 35 persone, con numerosi giovani molto motivati: non a caso, l’andamento sul mercato italiano mostra da tempo numeri di tutto rilievo, come per esempio il fatto che nei primi due mesi di quest’anno la crescita è stata del 28%”, evidenzia Pavol Holéczy con comprensibile soddisfazione.

Non solo: “in termini di headcount, la filiale italiana è passata da una a 34 persone nell’arco di soli 4 anni, e questo è un ottimo indicatore della validità del team italiano, che è il migliore al mondo nell’upselling dei prodotti e anche nel proporre il cloud”, prosegue Pavol Holéczy, facendo però notare che “anche se siamo molto focalizzati sul cloud, questo non significa che intendiamo lasciare il mercato dell’on premise: lo faremo solo quando quest’ultimo segmento non vedrà più richieste significative. In ogni caso, la direzione è abbastanza chiara, dati i numerosi vantaggi del cloud, il primo dei quali è quello di poter disporre di soluzioni sempre aggiornate”.

Un servizio MDR completo

La soddisfazione riguarda anche il servizio MDR, Managed Detection and Response, che “sta riscontrando un ottimo successo: è stato lanciato ufficialmente nello scorso novembre anche localmente in Italia, dopo aver avuto un early adopter già da gennaio 2022, che veniva gestito dal nostro headquarter”, prosegue Pavol Holéczy, spiegando che “avere un team locale che parla italiano rappresenta un valore aggiunto per tutti i nostri clienti. Grazie ai nuovi servizi MDR, siamo in grado di supportare in modo sempre più completo tutti i nostri rivenditori che operano sul territorio italiano come se fossimo una business unit aggiuntiva, sviluppando in modo ancora più proficuo il rapporto di collaborazione e partnership”.


Edoardo Marzi, Channel Account Manager di ESET Italia

Le ragioni di un successo

Infine, a conclusione della densa mattinata nella sede di ESET Italia, c’è ancora il tempo di farsi raccontare dalla viva voce di Edoardo Marzi, Channel Account Manager di ESET Italia, i motivi del successo del ciclo di meeting come quello di fine marzo a Milano. “Tutto nasce dall’idea di Fabio Buccigrossi di volersi porre in qualità non di semplice fornitore di antivirus, quanto di vendor che affianca il partner in una logica di alleanza strategica per proporre sul mercato quello di cui i clienti effettivamente hanno bisogno”, esordisce Marzi.

La possibilità di “avere un SOC a disposizione 24 ore su 24 permette ai clienti di ‘respirare’ effettivamente la sicurezza dei loro dati, e i nostri partner hanno dimostrato di averlo compreso, anche con la loro presenza oggi qui nella nostra sede a Milano”, prosegue Marzi, evidenziando che “se sono qui in più di 60, e si tratta solo di quelli della Lombardia, con la sala oltre il limite, è perché hanno percepito che oggi non basta più essere da soli sul mercato, ma serve avere al proprio fianco un vendor che sta facendo la differenza. E questo se vogliamo rappresenta il premio del nostro lavoro degli ultimi tre anni, nei quali abbiamo seminato in modo da far percepire le esigenze dei clienti, soprattutto ai partner che gestiscono il mercato delle piccole e medie aziende”.

In altre parole, “i nostri partner sono molto soddisfatti di poter fornire alle piccole e medie imprese un servizio per il quale non tutti sono in possesso delle risorse, finanziarie ma anche di persone e di competenze, per erogarlo, e hanno trovato nella nostra offerta MDR, che è un servizio 24 su 24, in lingua italiana, con un SOC dimensionato, un asso nella manica per effettivamente proporre le tipologie di servizi che i clienti oggi chiedono”, conclude Edoardo Marzi.


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