Coronavirus ed ecommerce, le frodi digitali dilagano

Il picco nell'ecommerce causato dal distanziamento sociale ha comportato un aumento esponenziale delle frodi digitali.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

I consumatori di molti Paesi, fra cui l'Italia, sono chiusi in casa a causa delle norme per il contenimento da COVID-19. Questo ha fatto incrementare sensibilmente le vendite online, e di pari passo le frodi digitali. Una ricerca condotta da TransUnion rivela che la settimana successiva alla dichiarazione di pandemia da parte dell'OMS le transazioni online sono cresciute del 23% a livello globale.

È una diretta conseguenza del distanziamento sociale, che ha costretto un alto numero di cittadini a rifarsi alle risorse digitali per procurarsi quello di cui necessitano. Come sottolineato più volte, tuttavia, i cyber criminali sono particolarmente reattivi ai cambi di tendenza e alle opportunità di guadagno che questi comportano.
Da un sondaggio condotto su 1.068 cittadini americani emerge che il 22% è stato oggetto di frodi digitali legate al COVID-19. Nel dettaglio, c'è stato un aumento del 347% nel cosiddetto credential stuffing, o furto delle credenziali di accesso. E un aumento del 391% nei tentativi di frode in fase di consegna al dettaglio. Non è una coincidenza casuale.

Le tattiche messe in atto vanno dall'uso di elenchi di credenziali acquistati sul Dark Web alla sottrazione delle stesse mediante hacking, phishing, social engineering e affini. L'intercettazione delle spedizioni è più sopraffina. Il criminale informatico assume il controllo dell'account, ma non modifica l'indirizzo di spedizione. Per entrare in possesso della merce, la intercetta sul sito del corriere e da lì cambia l'indirizzo di consegna.
Perché la cybersecurity è un'arma vincente nell'emergenza COVID-19. Impennata di cyber attacchi, esplosione di traffico dati e di servizi online, boom dell'ecommerce stanno mettendo alla prova reti e utenti.
Quelle segnalate non sono le uniche minacce. Molte riguardano le transazioni finanziarie che si effettuano in fase di pagamento degli ordini online. L'attività è redditizia perché il 78% di tutte le transazioni di ecommerce effettuate nel 2019 proveniva da dispositivi mobili. Questi ultimi sono i più esposti ai problemi di sicurezza.

Inoltre, lo spazio di crescita per l'ecommerce è altissimo, e i numeri di questo periodo lo confermano. Significa che eventuali tattiche messe a punto oggi per sfruttare la situazione, ripagheranno i cyber criminali anche domani. Quando l'emergenza sarà conclusa le vendite online subiranno una flessione, ma continueranno comunque il trend di crescita costante che si registra da anni.
Tutti gli aggiornamenti di cyber sicurezza sul coronavirus sono raccolti nello speciale Coronavirus e sicurezza: proteggersi dal contagio digitale
Per questo è fondamentale che i venditori online non si fossilizzino sulle soluzioni attuali. Bisogna sempre tenere alta l'attenzione e gli occhi puntati sulle tecnologie emergenti e le tendenze del commercio al dettaglio, per offrire ai clienti online un'esperienza soddisfacente e sicura.

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