I principali trend che prenderanno piede nei prossimi mesi in tema di cybersecurity.
Autore: Selena Larson
Nessuno sa quale sarà la prossima Big Thing nel panorama delle minacce. Ma possiamo certo guardare al 2023, identificare i cambiamenti e i comportamenti degni di nota da parte dei diversi attori e fare valutazioni approfondite su ciò che ci riserverà quest’anno.
Non possiamo dire con certezza quali sorprese ci aspettano, ma con la nostra conoscenza approfondita delle attività pericolose, basata sull’analisi di milioni di minacce via email al giorno, possiamo prevedere con una certa sicurezza quali saranno i prossimi impatti.
Il 2023 è stato l’anno dei QR code. Sebbene non siano una novità, i codici QR hanno fatto la loro comparsa nell’ultimo anno e sono stati utilizzati in molte campagne di phishing e malware. Il loro uso è stato determinato da una serie di fattori diversi, ma soprattutto dal fatto che le persone sono ormai abituate a scansionare i codici QR per ogni cosa, dalle istruzioni ai menu – e gli attori delle minacce ne stanno approfittando.
Un elemento rilevante è stato l’uso creativo di vulnerabilità, note e non segnalate, nelle attività degli attori delle minacce. Gli attori APT hanno utilizzato un’ampia varietà di exploit - da TA473 che ha sfruttato i server di webmail rivolti al pubblico, agli attori di spionaggio che hanno utilizzato uno zero-day in un gateway per la sicurezza delle email che ha costretto gli utenti a rimuovere e reinstallare l’hardware. Ma anche i responsabili di attività di e-crime hanno sfruttato la loro parte di vulnerabilità, tra cui quella del servizio di trasferimento file MOVEit nella primavera del 2023, che ha avuto ripercussioni a cascata, e la falla ScreenConnect dello scorso autunno, entrambe utilizzate di essere pubblicate ufficialmente.
Proofpoint prevede che lo sfruttamento di vulnerabilità continuerà, in parte grazie al miglioramento delle difese che rende le tecniche della “vecchia scuola” - come i documenti abilitati alle macro - molto meno utili, nonché alle vaste risorse finanziarie ora disponibili per i criminali informatici che un tempo erano solo appannaggio degli APT.
Il panorama dell’e-crime è estremamente vorticoso, e tattiche, tecniche e procedure di alcuni degli attori più sofisticati continuano a cambiare. I costi imposti agli attori delle minacce - dai controlli delle forze dell’ordine sulle botnet massive come Qbot, ai rilevamenti migliorati e alle difese automatizzate - hanno costretto i cyber criminali a modificare regolarmente i loro comportamenti per capire il più efficace. Ad esempio, di recente Proofpoint ha osservato l’aumento dell’utilizzo di: sistemi di distribuzione del traffico (TDS), tipologie di file uniche, osservate di rado, nuovi e numerosi loader malware e stealer di informazioni e vecchi malware, come DarkGate, che riemergono come payload popolari. Gli attori delle minacce modificheranno i loro comportamenti in risposta alle attività dei difensori e ci aspettiamo di vedere molte più sperimentazioni TTP nel 2024.
Gli attori delle minacce esploreranno metodi per incorporare l’AI nei loro flussi di lavoro, proprio come stanno facendo le aziende. Sebbene vi sia molta preoccupazione rispetto a email di phishing e in generale a contenuti creati dall’AI, l’impatto di tali minacce sarà trascurabile perché gli stessi strumenti dannosi che rilevano linguaggio, sentiment, tono, oggetto, etc., sono altrettanto efficaci contro robot ed esseri umani. Ciò che sarà potenzialmente pericoloso è l’utilizzo di strumenti di AI per migliorare l’efficienza complessiva, ad esempio far scalare le frodi che iniziano con una conversazione benevola, utilizzare assistenti di codifica per colmare le lacune di conoscenza o creare contenuti dannosi più rapidamente.
Il team di Emerging Threats riceve un incredibile supporto dalla community che condivide informazioni su nuove minacce informatiche, tecniche, infrastrutture, catture di pacchetti (PCAP), kit di phishing e molto altro. Mentre il panorama delle minacce continua a cambiare ed emergono nuove minacce, exploit e metodi, la community di sicurezza IT continua a condividere e a difendersi dagli avversari in modo collaborativo. Nel 2024, questa mentalità comunitaria sarà più importante che mai.
Selena Larson è Senior Threat Intelligence Analyst di Proofpoint