Acronis: un vendor storico di backup e data recovery che ha assunto una traiettoria fortemente cyber, facendo leva su partner, MSP e canale. Ecco gli sviluppi futuri.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Acronis oggi è un’azienda con una traiettoria fortemente cyber, la cui mission aziendale è ridurre la complessità sulla cybersecurity nell’ambito della “Cyber Transformation” in atto. Per farlo, il vendor fa perno sulle dinamiche di gran lunga differenti rispetto ai competitor, grazie al fatto che il suo business nasce nel mondo del backup e abbraccia l’argomento più ampio della cybersecurity a seguito di un’attenta analisi delle esigenze del mercato e con un’offerta peculiare. Ad assicurarlo è Denis Cassinerio, Senior Director and General Manager South EMEA di Acronis, che ha descritto a Security Open Lab la trasformazione aziendale intercorsa negli ultimi cinque anni e ha anticipato alcune delle novità che il vendor porterà sul mercato italiano nel breve termine.
Nel 2018 Acronis ha avviato un’importante revisione sia tecnologica che del go-to-market. Sotto l’aspetto tecnologico il vendor ha lavorato alla realizzazione della propria piattaforma basata sul cloud, stanziando corposi investimenti strategici in data center gestiti da Acronis stessa, conformi ai requisiti normativi di tutti i Paesi del mondo, così da poter operare una protezione totale dei dati e dei servizi erogati. Le scelte tecnologiche hanno incluso l’acquisizione e lo sviluppo di competenze cyber, che sono confluite nei CPOC, Cyber Protection Operation Center, l’equivalente dei SOC tradizionali, ma con l’implementazione di una logica che eroga Threat Intelligence alla piattaforma Cyber Protect e unisce backup e security. Il know-how e gli elementi utili a dare struttura alla piattaforma sono stati portati in casa, oltre che mediante assunzioni, tramite acquisizioni sia nell’ambito del settore cyber (ndr: tra e quali 5nine, DeviceLock Cybert_ynx)
Questo processo è stato portato avanti grazie anche ai finanziamenti di Goldman Sachs, CVC e BlackRock. Nel 2019, quando la tecnologia è stata pronta, è iniziato poi il lavoro finalizzato alla crescita dei partner, all’espansione a livello territoriale e agli investimenti strategici sulle country chiave come l'Italia, che oggi vanta un organico di oltre 50 persone.
Il primo datacenter nazionale è stato lanciato nel 2022, si trova ad Acilia in provincia di Roma, è collegato con gli altri 53 datacenter a livello globale ed è qualificato ACN per la pubblica amministrazione, come da direttive ACN. La stessa qualificazione è in via di valutazione per gli altri datacenter europei, di modo da consentire ai partner e alle amministrazione servite, di scegliere liberamente uno qualsiasi dei datacenter Acronis all’interno dei confini europei.
Cassinerio sottolinea che “Acronis ha inoltre avviato un percorso di esposizione nel mondo cyber, con l'obiettivo di aumentare drasticamente i workload protetti sia per la parte di Endpoint Protection e Detection, sia per quella MDR che per quella XDR che verrà lanciata nel corso dell’estate”. Un altro importante passo avanti è costituito dall'integrazione con le API, che permette all'ecosistema di canale di integrare la piattaforma Acronis nei servizi erogati e ai distributori di integrare la piattaforma nel proprio marketplace. “Attualmente abbiamo 20.000 partner a livello mondiale che hanno l'opportunità di integrare la nostra piattaforma, ed oltre 200 integrazioni già attive, di cui molte in ambito cyber” sottolinea Cassinerio. Oltre all’interoperabilità, Acronis offre ai partner una serie di servizi professionali che permettono di sfruttare al meglio tutte le opportunità che il mercato offre oggi, aiutando le integrazioni con la piattaforma Cyber Protect.
Sul fronte del modello di business, Acronis ha deciso di focalizzarsi sui service provider, un mercato che nel 2019 stava ancora nascendo e che solo di recente ha mostrato tutto il suo potenziale. L’espansione al comparto cybersecurity ha permesso ad Acronis di differenziarsi dai tradizionali vendor di cybersecurity, mediante l’integrazione con tutta la parte di data protection ereditata dalla sua lunga esperienza nell’ambito backup e del Disaster Recovery, reso accessibile a qualsiasi dimensione aziendale, che è poi la vera salvezza in fase di ripresa, per esempio, dagli attacchi ransomware.
Di tutti gli argomenti trattati sopra, oltre che di molto altro, si parlerà in occasione dell’imminente Acronis Partner Day, a cui presenzieranno oltre 200 Partner e Very Large Partner che saranno testimonial del lavoro che stanno svolgendo insieme ad Acronis. È in questa sede che si potranno apprezzare gli sforzi portati avanti in Italia, dove i partner sono una risorsa fondamentale sul territorio, anche nell’ambito dello sviluppo delle aree a valore principale.
A tale proposito Cassinerio illustra il focus sulle regioni strategiche della Penisola, dove il vendor sta supportando i partner nella generazione della domanda. Non meno importante è il lavoro sulle competenze del canale, affinché i partner storici specializzati in backup sviluppino il necessario know-how anche in ambito cyber. È su questo fronte che lavora l’Academy, occupandosi di tutte le certificazioni necessarie.
L’interlocuzione è attiva anche con gli utenti finali, con cui il lavoro è finalizzato alla comprensione del modello di business di Acronis e del suo valore aggiunto. Il motivo di questa strategia è facilmente intuibile: in questo momento il mercato offre moltissime opportunità nell'ambito cyber, quindi è fondamentale far valere le competenze sia nell’ambito del recupero immediato dei dati, sia in quello delle indagini forensi, per garantire ai clienti la resilienza necessaria al raggiungimento degli obiettivi di business.
Acronis Partner Day: registrazione, anticipazioni e tutto quello che c'è da sapere
In questo frangente, ci sarà una parte dei partner che proseguirà sulla strada dei servizi di backup e una parte che, invece, si sta specializzando nell'ambito cyber. È su questo secondo gruppo che Acronis sta concentrando gli sforzi per la formazione. Lo scenario attuale offre ampissime possibilità di business. “Basti pensare - suggerisce Cassinerio - alle opportunità legate alla fusione di Broadcom e VMware, che rimette in discussione le scelte di backup e di security di moltissimi partner e clienti, che Acronis può supportare.
Ingenti sono stati gli investimenti negli anni per la promozione del brand a livello internazionale, legati anche alle collaborazioni con le società sportive (oltre 50 attualmente) che viene portata avanti con un modello unico con il coinvolgimento di partner a cui viene data l’opportunità di produrre business, congiuntamente allo sfruttamento dei diritti che la squadra mette a disposizione.