APT e hacktivisti collaborano, serve l’AI per analizzare gli attacchi

I conflitti armati stanno favorendo l’interazione sempre più stretta fra hacktivisti e attori APT. Per comprendere a fondo le dinamiche occorre appoggiarsi alle AI.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Un evidente trend nelle attività politicamente motivate è la convergenza delle attività di hacktivisti e gruppi APT, come dimostrano gli attacchi iraniani a cui si sta assistendo in Israele, dove appare chiara una contaminazione con gli APT russi. Un altro importante attore della scena APT internazionale è la Cina, che ha al suo attivo decine di hacker sponsorizzati dallo stato, che svolgono una costante attività di spionaggio nei confronti dei paesi esteri.

Alla luce di questa analisi Stephen Robinson, Senior Threat Intelligence Analyst di WithSecure, spiega che è necessario studiare in maniera approfondita questo trend, la sua evoluzione e portare alla luce tutte le connessioni attive, soprattutto in un momento di proliferazione di conflitti bellici, che lasciano presagire una recrudescenza delle azioni digitali a supporto delle azioni armate.

In quest’ottica, la threat intelligence non può esimersi dallo sfruttamento delle Intelligenze Artificiali, che sono strumenti importanti per l’analisi e la prevenzione delle attività illecite. Gli LLM non rimpiazzeranno gli analisti, ma saranno loro di supporto per elaborare velocemente un’ingente dati e scoprire le connessioni come quelle a cui si è accennato sopra.


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