Molte aziende non si rendono conto dei costi effettivi delle interruzioni del lavoro causate dai problemi con gli strumenti tecnologici. A fare i conti ci ha pensato Nexthink, azienda statunitense specializzata nelle soluzioni per la business continuity. Ne risulta che per un'azienda con 10.000 dipendenti si arriva a quasi
mezzo milione di dollari a settimana, 25 milioni di dollari all'anno.
Per fare i calcoli è stato condotto un sondaggio che ha coinvolto mille persone dell'IT con facoltà decisionale e 2.000 lavoratori di aziende negli
Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania. Denominatore comune è che tutte hanno all'attivo almeno 1.500 dipendenti.
Ne è risultato che
i dipendenti perdono in media 28 minuti ogni volta che hanno un problema relativo all'IT. E che in media le persone riscontrano circa due problemi IT a settimana. Questo porta a 50 ore di lavoro perse ogni anno. Tuttavia, bisogna considerare viene segnalato che poco più della metà dei problemi IT. Questo significa che probabilmente
le ore perse sono circa 100 ogni anno, ossia due settimane lavorative.
Il motivo è che spesso i dipendenti cercano di risolvere autonomamente i problemi, senza coinvolgere il dipartimento IT. Così facendo non c'è piena visibilità sulla situazione. Dai sondaggi risulta inoltre una
forte disconnessione tra i dipartimenti IT e i dipendenti.
Basti dire che l'84% dei dipendenti reputa che le proprie aziende dovrebbero fare di più per migliorare l'esperienza digitale sul lavoro. Mentre il 90% dei leader IT ritiene che i lavoratori siano soddisfatti della tecnologia sul posto di lavoro.
Una differenza di vedute diametralmente opposta.
Ironia della sorte, i leader IT più innovativi stanno ampliando i problemi esistenti introducendo nuove tecnologie e avviando progetti di trasformazione digitale. In mancanza di un'adeguata visibilità sul successo di queste iniziative, è lecito pensare che le nuove tecnologie possano avere un impatto negativo sull'esperienza digitale dei dipendenti.
Quello che è certo è che
se i problemi IT vengono sottovalutati le cose peggiorano. E l'incapacità di misurare le nuove implementazioni IT è un problema. Stando ai dati della ricerca, i dipartimenti IT hanno solo il 56% di visibilità sul successo dei nuovi roll-out tecnologici.
Novità a parte, il problema è generalizzato perché ogni giorno i dipendenti hanno a che fare con piccoli inconvenienti quali tempi di avvio lenti, connettività a Internet a singhiozzo, crash dei programmi. Sono ormai dati per scontati, quindi non vengono segnalati. È un altro elemento che lede alla produttività, oltre che alla
cultura organizzativa e alla soddisfazione dei dipendenti. E, in definitiva, ai profitti delle aziende.
Ovviamente l'indagine non include tutti i contrattempi che stanno affrontando
in questo momento i lavoratori da remoto.