Minacce in crescita, AI e nuove tecniche caratterizzano gli attacchi alle infrastrutture critiche italiane, che sono aumentati drasticamente.
Autore: Aldo Di Mattia
Nel corso del 2024 i cyber criminali hanno intensificato gli attacchi informatici alle infrastrutture critiche italiane e globali prendendo di mira in modo specifico i distinti settori di cui sono composte. Le infrastrutture critiche risultano sempre più appetibili a tutte le categorie di attaccanti informatici, dai cyber criminali ai quali permettono di massimizzare i proventi illeciti, agli attacchi sponsorizzati dai governi nei contesti di spionaggio e competitività, fino agli hacktivisti. Analizzando i dati estratti dai FortiGuard Labs di Fortinet, emerge che l'Italia è stata colpita dal 2,91% delle minacce globali, rispetto allo 0,79% dell'anno precedente. Esaminando le minacce specifiche, si osservano le seguenti percentuali per l'Italia rispetto ai dati globali:
L'intelligenza artificiale (IA) sta trasformando il mondo della cybersecurity, offrendo sia nuove difese che nuove minacce. Sul piano difensivo, l’IA può migliorare enormemente le capacità di rilevamento e risposta agli attacchi. Gli algoritmi di machine learning analizzano enormi quantità di dati, identificando schemi anomali e rilevando attacchi informatici in modo più rapido ed efficiente, e possono aiutare i SOC a rispondere in modo più efficace agli incidenti di sicurezza. Tuttavia, l'intelligenza artificiale è oramai ampiamente sfruttata dai criminali informatici per attacchi sempre più sofisticati e automatizzati. L'IA può, tra le altre attività criminali, creare deepfake convincenti, generare e-mail di phishing personalizzate, scrivere codice malevolo e automatizzare attacchi di social engineering.
Un'altra area critica è l'uso dell'intelligenza artificiale per manipolare le infrastrutture fisiche/OT, considerata la sempre maggiore sovrapposizione degli ambiti OT nel tradizionale perimetro IT. I criminali possono utilizzare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per generare script che compromettono le infrastrutture critiche come il governo del traffico terrestre, aereo e marittimo, i veicoli, reti elettriche e impianti industriali. Inoltre, l'IA può essere utilizzata per aggirare i controlli di verifica dell'identità, creare identità sintetiche e manipolare i sistemi finanziari.
Un'altra tendenza importante è l'emergere dell'IA Agentiva (Agentive AI), ovvero l'IA in grado di prendere decisioni e agire in modo autonomo perseguendo uno specifico obiettivo. L'IA agentiva offre nuove opportunità, ma presenta anche nuove sfide per la sicurezza. Gli aggressori possono sfruttare l'IA agentiva per automatizzare gli attacchi informatici, il Reconnaissance e lo sfruttamento delle vulnerabilità. La sicurezza dell'IA agentiva sarà quindi un elemento cruciale per la cybersecurity nel 2025.
Inoltre, gli aggressori stanno diventando sempre più sofisticati nello sviluppo di nuove tecniche e strategie per violare i sistemi di sicurezza. Gli attacchi informatici sono sempre più rapidi e silenziosi, sfruttando credenziali valide e strumenti legittimi per eludere i sistemi di rilevamento. Gli attacchi basati sull'identità sono in aumento, con l'IA generativa che aiuta gli aggressori a utilizzare nuove tecniche come il phishing, il social engineering e l'acquisto di credenziali legittime da broker di accesso.
Aldo Di Mattia è Director of Specialized Systems Engineering and Cybersecurity Advisor Italy and Malta di Fortinet