Nel settore finanziario l’ampio uso della GenAI, lo Shadow IT, il phishing e malware in aumento ampliano il rischio cyber e richiedono l’implementazione di strategie DLP più sofisticate.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
L’uso di applicazioni personali e di GenAI, oltre agli attacchi di social engineering sempre più sofisticati, ha aumentato notevolmente il rischio cyber nel settore dei servizi finanziari, che include banche, assicurazioni e finanza. È uno degli insegnamenti emersi dal report di Netskope Threat Labs: Financial Services 2025 nel periodo tra il 1 gennaio 2024 e il 31 gennaio 2025.
Anche se l’83% delle aziende ha implementato controlli per ostacolare lo Shadow IT, il 13% dei dipendenti nelle organizzazioni di servizi finanziari carica dati sensibili su applicazioni cloud personali, esponendo informazioni regolamentate, come quelle coperte dal GDPR, a potenziali violazioni. Inoltre, il 74% delle violazioni delle policy sui dati nelle applicazioni personali riguarda il caricamento di dati personali e finanziari regolamentati.
Le piattaforme di Shadow IT più gettonate risultano essere Google Drive e OneDrive per attività di caricamento, pubblicazione o invio di dati su social media personali, oltre che per l’archiviazione cloud, la webmail e le applicazioni di GenA. Proprio la GenAI è fra le novità più dirompenti: il report rivela che il 95% delle aziende di servizi finanziari utilizza applicazioni di GenAI, in primis ChatGPT, seguita da Microsoft Copilot, Google Gemini, Anthropic Claude, Quillbot e Gamma. Questo espone al rischio concreto di violazioni delle policy sulla proprietà intellettuale (35%), sul codice sorgente (30%) e sui dati regolamentati (31%).
L’altro rischio per il settore finanziario è legato agli attacchi di social engineering: circa 1,5 utenti su 100 si imbattono mensilmente in una pagina di phishing o in un tentativo di download di malware. Nello specifico, 9.8 utenti su 1.000 vengono indotti a scaricare malware, mentre 4.7 su 1.000 visitano una pagina di phishing. La piattaforma di condivisione di codice GitHub è risultata l'applicazione cloud più utilizzata per la distribuzione di malware.