La ricerca della nuova normalità post-Covid significa, per le aziende, anche capire
come "aggiornare" la gestione del controllo accessi e del social distancing. Necessità che sono concettualmente collegate agli ambiti della videosorveglianza e del controllo accessi in senso classico. Motivo per cui
diversi attori di quei mercati stanno sviluppando soluzioni ad hoc.
Lo sta facendo anche
Dahua Technology, focalizzandosi su tre classi di applicazioni. In primis l'utilizzo di
telecamere termiche ibride, con funzioni di intelligenza artificiale, per
rilevare persone che mostrino il sintomo principale di una infezione. Ossia l'aumento della temperatura corporea oltre determinate soglie.
Dahua spiega che l'utilizzo di funzioni di AI integrate nelle telecamere ibride permette di ottimizzare i rilevamenti ed
evitare falsi positivi. La telecamera si concentra solo sulla fronte dei soggetti. Escludendo altre fonti di calore esterne. Quando rileva una temperatura oltre le soglie di normalità, il sistema invia immediatamente una notifica push di allarme. La valutazione della temperatura corporea è precisa, anche grazie a un dispositivo
blackbody collocato all’interno del campo di ripresa che fa da
riferimento stabile per le operazioni di di auto-calibrazione.
Il secondo ambito su cui Dahua si sta concentrando è la
gestione dei flussi di persone. Anche in questo caso si fa uso di algoritmi che analizzano le immagini riprese. Per valutare non solo il numero di persone in una data area ma anche se portano la mascherina o meno. Oppure se mantengono una debita distanza di sicurezza. I sistemi per la gestione dei flussi possono essere
collegati a display, digital signage e dispositivi di segnalazione luminosa. Per mostrare indicazioni e contenuti multimediali attraverso interfacce dedicate a visitatori e staff.
Ultimo ambito di interesse particolare in questa Fase 2 è quello del
controllo accessi in senso stretto. Le soluzioni Dahua integrano terminali
con riconoscimento facciale e misurazione della temperatura. Quindi in grado di riconoscere chi cerca di entrare e di valutarne allo stesso tempo le condizioni di salute. L’ingresso può ad esempio essere consentito solo alle persone autorizzate, con una temperatura entro le soglie di norma, che indossano la mascherina.