Il
ransomware Maze continua ad essere un serio problema per le grandi aziende. Il gruppo (o più di uno, secondo
alcune analisi) che sta dietro alle campagne di attacco
ha come obiettivo le imprese di fascia alta. E ha nel tempo colpito nomi ben noti come LG o Xerox. A quanto pare, alla liste delle vittime si aggiunge ora anche
Canon. Che nel giro di pochi giorni ha subìto due interruzioni di servizio rilevanti.
Una è stata evidente a tutti. Per qualche giorno il sito
image.canon, dove gli utenti della casa giapponese possono caricare le loro immagini,
è stato bloccato. Canon ha spiegato che questo è stato dovuto ad un generico "problema" all'archiviazione delle immagini. Per esaminare il problema il sito è stato disattivato. E poi rimesso online.
La spiegazione di Canon è sembrata poco convincente. Perché comunque alcuni file di immagini e video sono andati perduti. E anche perché Canon ha sottolineato che "non c'è stata nessuna
fuoriuscita di dati relativi alle immagini". Due elementi che, insieme, fanno pensare ad un attacco ransomware. Ma senza prove concrete che lo dimostrino.
Uno dei domini Canon messi fuori usoCosì BleepingComputer ha deciso di
andare più a fondo nella vicenda e ha chiesto segnalazioni anonime in merito. Così ha ricevuto l'immagine di una notifica dell'IT interna di Canon che segnala
l'indisponibilità di sistemi come la posta elettronica, Teams e altre applicazioni. Diversi siti web che fanno capo a Canon sono in effetti ancora indisponibili, al momento in cui scriviamo.
Ma soprattutto è arrivata la conferma dell'attacco - quello "allargato" ai sistemi IT, non quello a image.canon -
direttamente dal gruppo dietro il ransomware Maze. Canon sarebbe stata effettivamente attaccata. Con una esfiltrazione di
una decina di terabyte di dati e poi la cifratura dei sistemi colpiti. Non si sa altro, ovviamente nemmeno se Canon abbia eventualmente pagato un riscatto per riavere i suoi dati. Se così non è, il
modus operandi del gruppo Maze è pubblicarli prima o poi online.
Canon
non ha ufficialmente confermato alcun attacco ransomware.