Le
comunicazioni della sicurezza pubblica devono cambiare passo, e devono farlo velocemente. È alta la pressione esercitata sui governi e sulle autorità affinché rispondano più velocemente, con maggiore efficacia e con approfondimenti in tempo reale su
emergenze, disastri e crisi. A fare il quadro della situazione e delle evoluzioni dalla connettività a banda stretta a quella LTE e
5G è
Alessandro Alfano, Customer Solutions Manager di Nokia. Vi proponiamo di seguito le sue riflessioni.
I settori interessati sono molti. In primo piano oggi c'è la
sanità, a causa dell'emergenza pandemica. La pandemia da
COVID-19 ha sollevato un’enorme quantità di sfide del tutto nuove per il settore sanitario, con ospedali da campo organizzati in pochi giorni. Le reti LTE private possono essere implementate velocemente e con facilità per fornire una cruciale
connettività ad alta velocità a questi ospedali, evitando la necessità di cablare all’interno di un ambiente sterile. Abilitando Internet ad alta velocità, la raccolta dei dati, i consulti e il monitoraggio a distanza, i sistemi plug-and-play possono essere attivati e messi in funzione in pochi giorni.
Alessandro Alfano, Customer Solutions Manager di Nokia
Un passaggio epocale
Molte reti di comunicazione della sicurezza pubblica sono tuttora basate su tecnologie wireless mobili a banda stretta, come Project 25 (P25) o TETRA. Tali tecnologie si sono dimostrate preziose nel fornire comunicazioni voce altamente affidabili e resilienti per rispondere alle emergenze.
Tuttavia, la crescita del consumo di traffico mobile, l’introduzione dei
sistemi IoT e la necessità di comunicazioni
crittografate e protette, rendono le reti LTE la soluzione perfetta per affrontare le sfide moderne. Per questo è necessaria una nuova generazione di
reti di telecomunicazione mission critical a larga banda incentrate sui dati.
Le reti private mission-critical LTE possono far fronte a qualsiasi situazione richiesta dagli operatori di sicurezza pubblica. Possono altresì fornire la migliore opzione di implementazione con percorsi evolutivi perfetti per future esigenze, in una modalità totalmente dedicata (infrastruttura di rete LTE privata implementata esclusivamente per fornire servizi e applicazioni di sicurezza pubblica su larga banda mobile) oppure usando una soluzione ibrida (l’operatore di sicurezza pubblica ha una rete e/o un accordo di condivisione dello spettro con un operatore di rete mobile commerciale).
Le reti mobili dedicate per servizi critici sono già una realtà in Paesi quali l'Australia e il Regno Unito. Il
Gruppo Enel italiano le utilizza per il settore elettrico.
Che cosa significa reti LTE dedicate
Le comunicazioni mission critical non possono viaggiare su reti condivise al pubblico perché le tecnologie wireless che operano in uno spettro condiviso e non soggetto a licenza non possono garantire il livello di indipendenza dalle interferenze e il livello di sicurezza e prestazioni richieste, che sono particolarmente rilevanti per i servizi di tipo mission-critical.
Occorre
assegnare una gamma distinta di frequenze alle reti LTE dedicate. Gli organismi di standardizzazione hanno definito un numero di bande di frequenza nella gamma dei 400 MHz (410-430MHz, 450-470MHz) da utilizzare per diversi servizi pubblici mobili.
Le bande a bassa frequenza hanno una penetrazione più elevata e consentono una copertura molto più estesa. Ciò rende l’implementazione delle reti LTE su tali bande
realmente convenienti in termini di costi, con una necessità inferiore di siti per installare le stazioni radio base in confronto alle reti LTE commerciali basate su bande di frequenza più elevate.
Tali bande sono tradizionalmente utilizzate per tecnologie a banda stretta, quali Tetra e DMR per servizi voce e di messaggistica. Diversi mercati hanno già implementato servizi usando queste bande e molti altri hanno espresso un forte interesse a consentire la migrazione dai servizi a banda stretta esistenti.
La banda larga mobile si predispone quindi a diventare lo standard nella sicurezza pubblica, sebbene questa coesisterà con i comprovati standard della banda stretta per diverso tempo a venire.
Oltre al problema delle bande di frequenza, gli stakeholders della sicurezza pubblica necessitano anche della
standardizzazione delle funzioni mission-critical, nonché dell’esistenza di un ecosistema aperto, per convincere governi e utenti sulla piena disponibilità della banda larga mobile per le loro specifiche esigenze.
Alcune agenzie di sicurezza pubblica, così come fornitori ad alto profilo, rivestono un ruolo attivo nel far sì che il 3GPP aggiunga tali funzioni allo standard della banda larga mobile. Le ultime versioni del 5G, le Release 15 e 16, incorporano un ricco set di funzionalità che copre il push-to-talk (MCPTT)/video e l’interazione di rete a banda larga e stretta di importanza strategica.
L’evoluzione del 5G per la sicurezza pubblica
Sebbene i fornitori di servizi di tutto il mondo abbiano ormai accolto il 5G, la sicurezza pubblica e gli operatori di importanza strategica pensano all’adozione delle tecnologie a banda larga per sostituire o integrare le proprie reti legacy. LTE garantisce
la maturità richiesta per le applicazioni a banda larga strategiche, con le prime implementazioni già in atto in tutto il mondo per migliorare la consapevolezza situazionale e le operazioni degli operatori di pronto soccorso. Tuttavia, non è troppo presto per gli operatori di importanza strategica o per le agenzie di sicurezza pubblica iniziare a considerare quando e come trarre vantaggio dalle funzionalità del 5G.
Con l’introduzione del 5G Stand Alone (5G SA), Nokia è in grado di offrire il portafoglio end-to-end più completo di soluzioni di rete wireless privata 4.9G/LTE e 5G ad alte prestazioni disponibile sul mercato. A partire dal primo trimestre del 2020, Nokia implementa soluzioni di rete wireless privata 5G SA con clienti e partner operanti nella telefonia mobile. Nokia ha oltre 180 clienti per reti wireless private in tutto il mondo, con 30 contratti relativi al 5G.
La larga banda wireless può avere un ruolo cruciale nei servizi business e mission critical, in particolare per le applicazioni mobili a banda larga, poiché possono soddisfare requisiti di QoS specifici, seguire procedure push-to-talk e push-to-video standard e attuare robuste regole di priorità. Tali servizi trarranno inoltre vantaggio dai dati a bassa latenza del 5G per la comunicazione "critical Machine Type" (cMTC), nonché della scalabilità per sensori e altri dispositivi IoT.
Il contributo di Nokia
Nokia è già operativa nel supportare gli operatori di rete mobile nel loro percorso verso il 5G. Ad esempio, i servizi di consulenza offerti dalla società vengono utilizzati per definire una strategia di evoluzione della rete 5G personalizzata, che inizia con un misto di reti radio 4G/5G che costituirà la norma nei prossimi anni.
Il 5G implica tecnologie end-to-end (tra cui radio, core, cloud, banda larga e trasporto programmabile, gestione, automazione, sistemi di supporto aziendali, sicurezza e altro ancora), insieme alle funzionalità per aziende e persone. Come leader nel settore del 5G, Nokia può essere di supporto in tutti questi ambiti, affinché gli operatori possano sfruttare appieno lo straordinario potenziale del 5G. Questo approccio end-to-end è convalidato dal successo commerciale di Nokia, con contratti 5G stipulati con numerosi provider di servizi di comunicazioni nei sei continenti, metà dei quali includono più della semplice comunicazione radio.