I ripetuti appelli per la formulazione di password complesse non sortiscono effetto. Sembra uno scherzo, lo scorso anno la password più usata era 12345, quest'anno è 123456. Se bisogna leggere questa variazione come un miglioramento della cyber security siamo un mare di guai.
La classifica che si vede di seguito è stilata da NordPass, e in realtà conteggia le 200 password più comunemente utilizzate sul web nel 2020. Ne abbiamo riportate solo 15 perché sono più che sufficienti per capire la drammaticità della situazione.
Sette delle prime dieci password in elenco consistono in varie successioni numeriche: 123456, 123456789, 12345678, che occupano rispettivamente il primo, il secondo e il quinto posto. Il terzo estratto è andato a "picture1", una new entry che senza dubbio costituisce una variazione al tema, ma non è certo indecifrabile A seguirlo il classico dei classici: password.
Se l'elenco di per sé è motivo di preoccupazione, il terrore arriva quando si apprende che
le prime cinque password sono adottate da oltre 4,5 milioni di utenti. Inoltre, tutte queste password ad eccezione di picture1, potrebbero essere
violate in meno di un secondo.
Oltre a picture1, nella lista completa figurano 78 nuove aggiunte alla lista, come "senha" (portoghese per "password"), "Million2" o "aaron431". La lista completa si può sfogliare sul
blog di NordPass.
Se la password è sulla lista
Chi finora ha usato password banali come quelle indicate sopra, o poco più complesse, farebbe bene in primo luogo a controllare se i propri account sono stati violati. Si possono fare controlli con servizi gratuiti come
have i been pwned? In ogni caso è il caso di passare a una gestione più assennata delle password. Datevi qualche minuto per pensare
una password univoca per ogni account online. Per essere ben fatta deve essere lunga, contenere lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli in ordine sparso. Bando agli omaggi a figlie e animali domestici, d'essere preferibilmente una successione di caratteri senza alcun senso logico.
Quando si registrano le nuove password nei servizi online, ove presente è caldeggiata l'attivazione dell'autenticazione a più fattori. Memorizzare password così complesse e differenziate è difficile? Ovviamente. Per questo bisogna far buon uso di un gestore di password.