▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Data breach alle Nazioni Unite: esposti i dati di oltre 100.000 dipendenti UNEP

Un gruppo di hacker etici ha scovato una vulnerabilità che ha permesso loro di mettere mano ai dati sensibili di 100mila dipendenti UNEP. Probabilmente i cyber criminali li avevano già trovati.

Business Vulnerabilità
Cyber criminali avrebbero potuto accedere a oltre 100.000 record di dipendenti del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP). A individuare la vulnerabilità è stato il gruppo di hacker etici Sakura Samurai, ma è possibile che la falla sia già stata sfruttata dai criminali informatici.

Il problema era legato a directory e credenziali Git esposte, che permettevano ad eventuali attaccanti di clonare il repository Git e raccogliere informazioni di identificazione del personale che erano associate, appunto, a oltre 100mila dipendenti.

I protagonisti di questa grande scoperta sono Jackson Henry, Nick Sahler, John Jacksone e Aubrey Cottle. Inizialmente si sono imbattuti nel programma di divulgazione delle vulnerabilità delle Nazioni Unite.  Approfondendo la ricerche, Sahler e soci hanno scovato directory Git esposte e file di credenziali Git con libero accesso, sui domini associati all'UNEP e all'Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite (OIL).

È stato possibile scaricare il contenuto di questi file Git e clonare interi repository. Il contenuto della directory .git comprendeva file sensibili, come i file di configurazione di WordPress (wp-config.php) che esponevano le credenziali del database dell'amministratore.

Erano inoltre esposti diversi file PHP che contenevano credenziali di database in chiaro associate ad altri sistemi online dell'UNEP e dell'OIL delle Nazioni Unite. L'aspetto più grave è che i file .git-credentials accessibili al pubblico hanno permesso ai ricercatori di mettere le mani sulla base del codice sorgente dell'UNEP.
data breachUsando le informazioni di cui sono entrati in possesso, i ricercatori sono stati in grado di esfiltrare le informazioni private dei dipendenti da più sistemi. Fra queste ci sono la cronologia dei viaggi, composta da ID dipendente, nomi, gruppi, motivazioni e date del viaggio, destinazione e altro. Per ciascun dipendente sono poi emersi i dati demografici come nazionalità, sesso, grado retributivo e altro.

La segnalazione di Sakura Samurai risale al 4 gennaio 2021. L'Office of Information and Communications Technology delle Nazioni Unite (OICT) ha ringraziato i ricercatori per il loro lavoro, e ha promesso di adottare immediate misure per chiudere la vulnerabilità, oltre ad avviare tempestivamente una valutazione d'impatto. 

La cattiva notizia è che probabilmente i cyber criminali hanno già avuto accesso ai dati. Come confermano le fonti, la vulnerabilità è stata chiusa in meno di una settimana e chi di dovere ha emesso una nota per informare le potenziali vittime dell'accaduto.

Il problema è che non è la prima volta che i sistemi delle Nazioni Unite subiscono un data breach. Nel 2019 si è verificato un attacco informatico che ha gravemente compromesso le reti e le banche dati, mentre nel 2020 è stata sfruttata una falla in Share Point per fare breccia nei sistemi delle Nazioni Unite. Pare evidente la necessità di un sistema di detection e remediation più efficiente.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Speciale

Previsioni per la cybersecurity del 2025

Speciale

Digitalizzazione e cybersecurity

Reportage

Cybertech Europe 2024

Speciale

Identity security

Speciale

Infosecurity Europe 2024

Calendario Tutto

Gen 21
Palo Alto Networks Partner Xchange Milano
Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari
Giu 05
MSP Day 2025

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter