Insieme ad Agent Tesla, Dridex è il malware con maggiore impatto nelle aziende italiane.
Nel mese di aprile il
trojan Dridex si riconferma il malware più diffuso in Italia, con un impatto del 25%. Ha
scalato la classifica posizionandosi al primo posto, seguito da AgentTesla con il 21%. I dati provengono dall'ultimo Global Threat Index di Check Point Research relativo ad aprile 2021. Merito del successo di Dridex è stata la campagna malspam QuickBooks, basata su email di phishing che sfruttavano il marchio QuickBooks e cercavano di attirare le vittime con false notifiche di pagamento e fatture fasulle.
Come spesso accade l'allegato malevolo era un file Microsoft Excel, capace di compromettere l’intero sistema Windows. È l'occasione per focalizzare nuovamente l'attenzione sugli allegati di Office, e
in particolare quelli Excel, che da inizio pandemia sono stati eletti dai criminali informatici come mezzo di diffusione dei malware. In sostanza, chi riceve un file con questo formato farebbe bene a non aprirlo, a meno che il mittente non sia noto e il file atteso.
Le preoccupazioni attorno a Dridex non riguardano solo il trojan di per sé, ma il fatto che spesso questo componente è il
primo anello di una catena d'attacco che sfocia con infezioni ransomware. Questo tipo di azioni, ormai quasi sempre caratterizzata dalla doppia estorsione, è in forte crescita. I dati di Check Point Research di marzo 2021 rivelano che gli attacchi di ransomware sono cresciuti del 57% all'inizio del 2021. Il trend è destinato a salire, fino al 107% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Come accennato, la seconda minaccia è
Agent Tesla, una vecchia conoscenza. Si tratta di un RAT avanzato che è attivo dal 2014 e che funziona come keylogger e password stealer. Può monitorare e raccogliere l'input della tastiera, può
salvare screenshot ed esfiltrare le credenziali da diversi software, compresi i browser Google Chrome e Mozilla Firefox e il client email Outlook. Nel mese di aprile 2021 Agent Tesla è stato diffuso principalmente tramite campagne di malspam in cui si chiedeva alle potenziali vittime di scaricare un file infetto.
Terzo posto resta saldamente nelle mani di
Trickbot, la nota botnet modulare che è resisita ai tentativi di smantellamento di un gruppo di aziende capitanate da Microsoft e che è stata ulteriormente aggiornata e potenziata. Ricordiamo che si tratta di una minaccia estremamente flessibile e personalizzabile che può essere distribuita come parte di campagne multiuso.
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