Finché possibile, gli italiani preferiscono posticipare l'installazione degli aggiornamenti o ignorarla del tutto perché è un'operazione noiosa.
Ogni mese pubblichiamo la notizia del
Patch Tuesday, a prescindere dalla criticità delle falle che vengono corrette. La ricorrenza fissata tempo fa da Microsoft non è solo un modo per mettere al sicuro i sistemi. È una routine che dovrebbe entrare nelle best practice di tutti coloro che usano un computer, e che serve prima di tutto a comprendere che
un sistema aggiornato è un sistema più sicuro.
I dati raccolti da uno studio di Kaspersky condotto ad aprile 2021 però lasciano intendere che l'obiettivo è lontano dall'essere raggiunto. Per gli italiani aggiornare i dispositivi è un compito noioso, tanto che
quasi la metà degli intervistati cerca di ignorarlo. Il 34%, invece, interpreta l'attesa dell'installazione dell'aggiornamento come una perdita di tempo, che potrebbe essere investito in altre attività. Non necessariamente produttive: il 34 percento vorrebbe impiegarlo per svagarsi online. Solo il 41% apprezza questo momento per prendersi una pausa "giustificata".
Pochi pensano che la manciata di minuti d'attesa sia nulla in confronto al blocco produttivo che si verifica quando una falla non chiusa viene sfruttata per attaccare i sistemi. La cronaca trabocca di esempi, da
Microsoft Exchange agli altri innumerevoli
attacchi ransomware registrati nel 2020. La dura realtà è che ogni mancato aggiornamento "causa noia" è una ghiotta opportunità per il cybercrime.
Probabilmente molti sottovalutano l'interesse del cybercrime verso sé stessi e la propria azienda. Ricordiamo che
ransomware e trojan contro i consumatori sono in costante aumento, così come gli attacchi
contro le piccole imprese. Altrimenti detto: nessuno è al sicuro, e spesso un
aggiornamento può essere una difesa efficace, soprattutto se è tempestivo.
In attesa che il computer si riavvii o termini l'installazione, si può seguire il buon esempio degli utenti più diligenti, che nel
sondaggio hanno confessato di guardare la TV, leggere un libro, cucinare, praticare sport o andare a fare una passeggiata. È un modo per capitalizzare al meglio il tempo che è doveroso dedicare alla propria sicurezza informatica, e viverlo senza noia e astio.
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