I partecipanti al G7 esortano la Russia a muoversi attivamente per smantellare i gruppi ransomware che operano sul suo territorio.
I paesi partecipanti al vertice del G7 tenutosi a Carbis Bay, in Cornovaglia, hanno
invitato la Russia e altri Stati a smantellare le operazioni dei gruppi ransomware che operano all'interno dei loro confini. All'incontro hanno preso parte il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il Presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico Boris Johnson, il premier italiano Mario Draghi, quello canadese Justin Trudeau, il Presidente americano Joe Biden e il Primo Ministro giapponese Yoshihide Suga.
L'invito a prendere provvedimenti concreti contro i gruppi criminali è la diretta conseguenza dei recenti attacchi ransomware che hanno preso di mira aziende e infrastrutture negli Stati Uniti e in Europa, come quelli contro
Colonial Pipeline e
JBS. Nella
dichiarazione ufficiale i partecipanti si impegnano
"a lavorare insieme per affrontare con urgenza l'escalation della minaccia condivisa dalle reti criminali ransomware. Chiediamo a tutti gli Stati di identificare e interrompere con urgenza i gruppi criminali ransomware che operano dall'interno dei loro confini e di ritenere tali reti responsabili delle loro azioni. In particolare, chiediamo alla Russia […] di identificare, interrompere e chiamare a rendere conto coloro che, all'interno dei suoi confini, conducono attacchi ransomware, abusano di valuta virtuale per riciclare riscatti e perpetrano altri crimini informatici".
I membri del G7 inoltre hanno sottolineato l'importanza della collaborazione per aumentare la sicurezza delle supply chain, sempre più oggetto di attacco informatico, come nel caso di
Solar Winds. Importante è inoltre il riconoscimento del ruolo fondamentale che le
infrastrutture di telecomunicazione, tra cui il 5G e le future tecnologie di comunicazione, svolgono e svolgeranno nel sostenere la più ampia infrastruttura digitale e ICT.
Tutti i presenti al convegno concordano anche circa il fatto che
le infrastrutture critiche sono particolarmente esposte agli attacchi della supply chain, per i membri del G7 mirano a promuovere supply chain, telecomunicazioni e infrastrutture ICT sicure
, resilienti, competitive, trasparenti e diversificate.
Questa presa di coscienza è un ottimo punto di partenza. Non tutti i Paesi partecipanti al vertice dispongono dello stesso livello di resilienza e di protezione delle infrastrutture critiche. L'Italia, in concomitanza con il G7, ha dato il via libera all'
Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News!
Seguici