Interpol fa appello alla collaborazione internazionale per una lotta efficace contro il ransomware.
Il segretario generale dell'Interpol Jürgen Stock ha esortato le agenzie di polizia e le aziende del settore a collaborare per prevenire quella che sembra una
futura pandemia ransomware. Stock ha inoltre aggiunto che la migliore tattica per interrompere il flusso apparentemente infinito di attacchi ransomware è quella di
adottare la stessa strategia di collaborazione internazionale utilizzata nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo.
Non è la prima volta che ransomware e terrorismo vengono associati: prima dell'Interpol erano state
FBI e DOJ ad affermare che gli attacchi ransomware devono essere gestiti come gli atti terroristici, perché quando colpiscono infrastrutture critiche causano un disagio analogo. L'occasione per tornare sull'argomento si è presentata all'Interpol High-Level Forum on Ransomware.
Nel suo intervento Stock ha fatto il punto: "
nonostante la gravità dei loro crimini, i gruppi ransomware stanno continuamente adattando le proprie tattiche, operando senza frontiere e quasi impunemente". Quindi ha tracciato un parallelo fra pandemia e ransomware: "
proprio come la pandemia di cui approfitta, il ransomware si sta evolvendo in diverse varianti, offrendo alti profitti finanziari ai criminali".
La conseguenza è che non ha senso che enti, aziende e Paesi combattano questa battaglia in maniera indipendente, perché ne uscirebbero perdenti. "
Il ransomware è diventato una minaccia troppo grande per qualsiasi entità o settore; l'entità di questa sfida richiede urgentemente un'azione globale unita che Interpol può facilitare come partner globale neutrale e fidato".
Alcuni dei successi di Interpol
Che l'azione di Interpol funzioni è stato dimostrato da molteplici eventi anche recenti. Basti pensare all'operazione First Light, che a dicembre 2020 ha portato a eseguire
oltre 20.000 arresti e a sequestrare più di 150 milioni di dollari in fondi illeciti ai danni di criminali che perpetravano truffe telefoniche e online.
Interpol ha anche coordinato la
chiusura di migliaia di mercati online che rivendevano droghe e medicine pericolose e illecite, e ha preso parte all'operazione HAECHI-I, che ha portato a intercettare 83 milioni di dollari appartenenti a vittime di reati finanziari online nell'ambito di un'indagine durata oltre sei mesi.
Nel novembre scorso inoltre l'Operazione Falcon nell'ambito di un'altra indagine guidata dall'Interpol ha portato all'
arresto di tre membri di un gruppo che aveva operato attacchi BEC ai danni di circa 50.000 organizzazioni.
I presupposti affinché il coordinamento di Intepol sia efficace ci sono, e anche se non dovessero rispondere all'appello le agenzie di polizia di tutto il mondo, si riuscirebbe comunque a ottenere risultati migliori di quelli ottenuti dai singoli gruppi di indagine.
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