Credenziali email e dati delle carte di credito sono gli obiettivi di tre campagne di phishing che sfruttano il brand DHL.
La
consegna dei pacchi tramite corrieri torna nel mirino dei cyber criminali con
tre campagne di phishing internazionali che coinvolgono anche l'Italia. Il marchio abusato a questo giro è quello di
DHL, di cui vengono riproposti in maniera piuttosto fedele il logo e il layout delle vere email.
L'esca è ormai ben nota: scaricare un allegato per visualizzare e stampare una
ricevuta per un pacco in arrivo. Considerata la crescente
popolarità dell'ecommerce, saranno in molti i destinatari del messaggio che in effetti sono in attesa di una consegna. Sono loro le vittime più soggette a cadere nell'inganno.
L'allarme è stato lanciato da Bitdefender Antispam Lab, che analizzando le campagne ne ha appurato gli obiettivi, fra cui
impossessarsi delle credenziali di accesso dei clienti e rubare i dati delle loro carte di credito. Le email sono diversificate e si stanno rapidamente diffondendo negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. In relazione all'Europa ci sono alcuni esempi tipici.
Gli utenti di lingua tedesca, per esempio, vengono avvisati del fatto che
il loro pacco non può essere consegnato a causa di una tassa doganale non pagata di 2,99 euro. Al link indicato è visualizzato un finto form per il pagamento necessario allo sblocco, che però invia direttamente i dati della carta di credito ai criminali informatici.
In Italia, la campagna di phishing cerca di far credere agli utenti che non sia possibile consegnare il pacco DHL a causa di informazioni incomplete. L'obiettivo in questo caso è rastrellare informazioni personali delle vittime. Da notare che l'attenzione ai particolari è una caratteristica sempre più diffusa.
Gli errori ortografici di un tempo sono spariti, i loghi non sono più sfuocati e anche l'impostazione grafica è imitata con precisione. Come fare allora a riconoscere un falso messaggio? DHL sottolinea che le sue comunicazioni ai clienti sono sempre veicolate tramite indirizzi email che hanno come dominio @
dhl.com, @
dpdhl.com, @
dhl.de, @
dhl.it.
Aggiungiamo che, a scanso di equivoci, quando si riceve una email da DHL o da qualsiasi altro corriere, se si vuole essere sicuri di non incorrere in truffe si può
evitare di cliccare su link e affini e collegarsi direttamente alla pagina web dell'azienda da una nuova tab del browser. Lì, inserendo il numero di tracking della spedizione, si troveranno tutte le informazioni vere e affidabili.
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