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Olympus colpita da un attacco ransomware

Olympus sta conducendo indagini su un attacco informatico che ha influenzato parte della sua infrastruttura EMEA. Fonti non ufficiali ipotizzano che ci sia lo zampino del ransomware BlackMatter.

Business Vulnerabilità

Olympus sta indagando su quello che ha definito un "potenziale incidente di sicurezza informatica" che ha coinvolto alcuni dei suoi sistemi IT in EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa). Stando al resoconto ufficiale, il team interno ha rilevato delle attività sospette in rete, a seguito delle quali l'azienda ha immediatamente mobilitato un team di risposta specializzato, tra cui esperti forensi.

Il traffico dati vero i sistemi interessati è stato interrotto a titolo cautelativo, i partner esterni potenzialmente coinvolti sono stati informati dell'accaduto. Intanto le indagini proseguono per cercare di capire l'entità del danno. L'unico punto fermo, secondo le dichiarazioni ufficiali, è il fatto che la sicurezza e il servizio clienti non sono stati influenzati dall'incidente.

Olympus è celebre in Europa per le telecamere, le videocamere, i dispositivi audio e i binocoli. Tuttavia, queste divisioni aziendali sono state cedute alla società terza OM Digital Solutions a gennaio 2021. Attualmente Olympus EMEA focalizza la sua attività sulle tecnologie medicali, un settore al centro degli attacchi informatici da quando è iniziata la pandemia.


Olympus non ha condiviso alcun dettaglio sull'identità degli attaccanti. Fonti non ufficiali sembrano puntare sulla pista ransomware, e in particolare sul gruppo BlackMatter. Il dettaglio sarebbe emerso da una richiesta di riscatto che sarebbe stata trovata sui computer infetti e che reindirizzerebbe al sito TOR usato dagli operatori di BlackMatter. Si attendono conferme ufficiali al riguardo.

Per chi avesse perso qualche passaggio, parliamo di un Ransomware-as-a-Service che si è costituito alla fine di luglio 2021 e che è frutto dell'alleanza di operatori di DarkSide e REvil. Il primo ha dismesso le attività dopo l'attacco a Colonial Pipeline. REvil è scomparso dalle scene per mesi dopo l'attacco alla supply chain di Kaseya. In entrambi i casi gli attacchi avevano attirato troppa attenzione e c'era il serio rischio che gli affiliati venissero assicurati alla giustizia.

L'impronta di DarkSide si ritrova nelle routine di crittografia personalizzate del ransomware BlackMatter, che sono praticamente identiche.

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