Il 93% dei responsabili IT di aziende italiane con oltre 250 dipendenti dichiarano che le proprie organizzazioni penalizzano la cyber security per favorire la trasformazione digitale
Troopo spesso trasformazione digitale e produttività hanno la precedenza sulla cyber security. È questo il dato, fortemente negativo, emerso dalla ricerca Business friction is exposing organization to cyber threats commissionata da Trend Micro a Sapio Research mediante interviste a responsabili IT e di business italiani, di aziende con oltre 250 dipendenti.
Indagando si apprende che il problema nasce nella fase di mediazione fra le esigenze tecniche e i finanziamenti concessi dal Consiglio di Amministrazione delle aziende. Come detto più volte, è la delicata fase in cui i managaer IT devono dimostrare la propria intelligenza emotiva, ossia la capacità di convincere gli alti dirigenti (inesperti in cyber security) della necessità di proteggere l'azienda dalle minacce informatiche.
Anziché arroccarsi sui tecnicismi, è necessario parlare dei costi che conseguirebbero a un attacco andato a buon fine, a confronto con quelli per il miglioramento della resilienza. È quello che gli esperti definiscono "fare sistema tra i responsabili IT e aziendali", che non sono antagonisti, combattono entrambi per la stessa causa.
Senza questa capacità si dibatte su un piano – quello tecnico - che resta estraneo ai top manager e si finisce per non ottenere quello che occorre. Anzi, cavalcare la trasofrmazione digitale senza adottare le adeguate soluzioni di sicurezza informatica è la ricetta perfetta per il suicidio produttivo.
In parte il problema si riallaccia anche alla mancanza di cultura del rischio e all'incapacità – nonostante quanto accaduto durante la pandemia – di comprendere che la security dev'essere vista come un abilitarore di business e non come un costo. L'ha ricordato di recente anche Clusit con accenti anche molti severi nei contronti del sistema Paese.
Alessandro Fontana, Head of Sales di Trend Micro Italia, conferma che “i responsabili IT spesso mediano davanti ai consigli di amministrazione per paura di apparire ripetitivi o troppo negativi". Questo perché secondo il 30% del campione i manager non si sforzano abbastanza per capire, e per il 12% non vogliono proprio comprendere. In realtà quello che dev'essere compreso è molto semplice: il rischio informatico non è un problema del team IT o del CISO, è un problema aziendale.
Quando si verifica un incidente informatico è tutta l'azienda ad andare in ginocchio, e rimediare costa di più rispetto a qualsiasi altro problema aziendale. Spossati dal confronto, molti intervistati (il 67%) reputano che servirebbe proprio una violazione per far toccare con mano il problema.
Tuttavia un evento del genere non insegnerebbe nulla: in Italia è uso rincorrere; quello che bisogna ancora imparare è prevenire.