I cybercriminali hanno intensificato i propri sforzi e gli attacchi rilevati sono aumentati del 42% rispetto all’anno precedente
I cyber attacchi si moltiplicano e i ransomware sono sempre più mirati, ma è possible intercettare e bloccare le minacce nelle prime fasi di attacco. È questa l’estrema sintesi del bilancio sulla cybersecurity di tutto il 2021 redatto da Trend Micro. I numeri in effetti fanno paura, e li vediamo di seguito. Ma è importante sottolineare i cambiamenti intercorsi nel 2021 sul tema della cyber securituy.
Il 2020 ha colto tutti impreparati con lo scatenarsi della pandemia e la moltiplicazione esponenziale degli attacchi informatici contro obiettivi che erano lontani dall’avere una protezione adeguata – per neglienze precedenti, non perché prima la security fosse inutile o opzionale. Questo ha creato i problemi che ben si conoscono, ma ha anche dato la scossa indispensabile a risvegliare l’attenzione sulla security. Nel 2021 c’è stata una corsa alla difesa informatica; anche se in ordine sparso e a volte senza progetti solidi alla base, tutti hanno cercato un rimedio alle proprie debolezze strutturali.
Trend Micro testimonia che un risultato tangibile c’è stato. Nonostante un aumento a due cifre delle minacce informatiche rilevate, sono aumentati i ransomware che vengono bloccati nelle fasi iniziali dell’attacco. I prodotti di Trend Micro hanno bloccato oltre 14 milioni di attacchi nell’anno appena chiuso, prima che potessero avere un impatto sugli utenti.
Vediamo quindi le cifre. Nel 2021 le soluzioni Trend Micro hanno bloccato 94,2 miliardi di minacce, che solo nella seconda metà dell’anno sono state oltre 53 miliardi, in crescita del 42% rispetto all’anno precedente. Il dato riguarda solo i prodotti di Trend Micro, quindi il numero complessivo reale dei threat bloccati è più alto. Sono stati attaccati endpoint, dispositivi mobili, server, dispositivi IoT/IIoT, reti domestiche, messaggistica, reti, ambienti web e cloud.
Questo indica che qualsiasi dispositivo connesso a Internet è passibile di attacchi informatici, in un momento in cui spesso il digitale compensa ai limiti che la pandemia ha imposto alla mobilità, alla scuola, al lavoro e alle alter attività tradizionalmente svolte in presenza. La digitalizzazione generalizzata e l’importanza dei dati è cresciuta a dismisura, supportando cittadini e organizzazioni, ma al tempo stesso offredo al cybercrime un ampio ventaglio di opportinutà per colpire e monetizzare.
Man mano che le difese informatiche diventano più efficienti gli attacchi si fanno più sofisticati, quindi il successo nei rilevamenti precoci è un ttimo punto di partenza, ma non bisogna abbassare la guardia. Come hanno sottolineato gli esperti di Trend Micro in un recente report, quello appena iniziato sarà un anno difficile non solo per il numero di attacchi che si registreranno, ma anche per la tipologia delle attività e gli strumenti messi in campo dal cybercrime.