Emotet si è ripresa il primo posto nella classifica globale dei Top Malware di gennaio 2022. In Italia però la minaccia più preoccupante al momento è Blindingcan.
Emotet continua ad avanzare, dopo solo due mesi e mezzo dal suo ritorno, e Log4j rimane la vulnerabilità e il pericolo numero uno per le imprese. Tuttavia, nel primo mese del 2022 la principale minaccia per le aziende italiane si è rivelato essere il malware Blindingcan, con un impatto del 9%, e in aumento rispetto al mese precedente.
Blindingcan è una vecchia conoscenza, che era già fra i più attivi in Italia a luglio 2121 e prima ancora nel febbraio 2021. Proviene dalla Corea del Nord ed e tecnicamente è un trojan ad accesso remoto (RAT) che sfrutta diverse tecniche per spacchettare ed eseguire una variante di Hidden Cobra RAT. È un pericolo per le sue funzioni integrate, che gli consentono di eseguire operazioni da remoto per prendere il controllo del sistema della vittima e per eseguire varie attività come l'installazione di altri malware, modificare programmi, acquisire dati sensibili.
Come spiegò tempo a suo tempo Marco Urciuoli, Country Manager Check Point Italia, la particolarità di Blindingcan è potersi rimuovere dai sistemi e cancellare le proprie tracce in modo molto efficace, rendendolo quindi difficile da individuare una volta penetrato nel sistema.
Nonostante la proporzione della minaccia, però, i riflettori restano puntati sul nome che fa paura: Emotet. A livello globale è bastata una manciata di settimane perché rimpiazzasse Trickbot, che dominava la classifica da molto tempo, colpendo quasi il 6% delle aziende in tutto il mondo. Maya Horowitz, VP Research di Check Point Software, sottolinea che “non sorprende che Emotet sia tornata col botto. Si tratta di un malware furtivo, difficile da rilevare, che utilizza più metodi per infettare le reti, aumentando la sua ascesa. Difficilmente sarà un problema di breve durata.”
La botnet di Emotet viene distribuita tramite email di phishing che contengono allegati o link dannosi. Grazie a Trickbot, che agisce come catalizzatore, il malware si è diffuso ancora di più a gennaio. Nel frattempo Dridex è sparito dalla Top 10, sostituito da Lokibot, un infostealer che viene utilizzato per sottrarre le credenziali di posta elettronica, le password dei CryptoCoin wallet e i server FTP.
Come sempre, Check Point non ha mancato di sottolineare i settori più attaccati a livello globale nel mese di gennaio: Istruzione/Ricercam Governo/Militare e ISP/MSP, e le tre vulnerabilità più sfruttate del mese. La prima della lista è Apache Log4j, seguita da un cliente noto: HTTP Headers Remote Code Execution (CVE-2020-10826, CVE-2020-10827, CVE-2020-10828, CVE-2020-13756).