Visibilità, analisi avanzata e architettura aperta consentono ai team IT di diagnosticare le criticità e determinarne automaticamente la causa principale.
Diagnosticare tempestivamente le criticità consente un grande vantaggio non solo nella gestione delle infrastrutture, ma anche nella prevenzione dei rischi cyber ad esse connessi. È in questo ambito che Nexthink offre il valore aggiunto della sua piattaforma Nexthink Infinity per analisi, automazione e remediation per l'enduser computing.
Si tratta di un prodotto basato su cloud, che mette a disposizione tutti gli strumenti per ottenere visibilità e analisi in ogni contesto, grazie all’impiego di machine learning e benchmarking. Quando è attiva nell’infrastruttura, Nexthink Infinity consente ai responsabili IT di diagnosticare qualsiasi criticità, determinarne automaticamente la causa principale e quindi porre rimedio a innumerevoli problematiche, su ogni dispositivo.
La piattaforma offre svariate possibilità di integrazione grazie all’architettura aperta, e fornisce molteplici soluzioni per l’acquisizione dei dati da qualsiasi applicazione, comprese le più importanti app di collaborazione come Zoom o Teams, per monitorare il malfunzionamento su ogni dispositivo fisico, virtuale o mobile.
Fra i punti chiave della nuova piattaforma vale la pena ricordare la scalabilità illimitata, che permette di gestire milioni di postazioni di lavoro, migliaia di applicazioni sia SaaS che a livello locale e miliardi di dati telemetrici accessibili ai team IT in pochi secondi tramite API, Nexthink Query Language (NQL) o i relativi editor visuali.
La diagnostica degli incident basata sull’AI, che accelera la risoluzione dei problemi individuando gli schemi, confrontandoli con i benchmark e attribuendo i malfunzionamenti alle cause principali, consentendo ai team IT di agire proattivamente. Il nuovo modulo di alerting, con un set degli alert integrato che consente di valutare l'impatto dei problemi e di stabilire le priorità di risoluzione. Inoltre, la cloud-intelligence raccoglie i dati e fornisce soluzioni tempestive a qualsiasi problema operando in background, senza interferire con le attività. Non ultimo, il nuovo sistema di connettori e le API native della piattaforma Infinity consentono l'integrazione immediata con i più diffusi strumenti di gestione sistemi e di ITSM, per una completa automazione dei processi IT.
L’algoritmo Experience Central e gli insight sull'esperienza digitale forniscono ai responsabili IT la comprensione continua dei fattori chiave che influenzano il ’digital journey’ dei dipendenti e che incidono sulla produttività. Mentre la Collaboration Experience permette di validare, isolare e ripristinare rapidamente le principali app di collaborazione come Teams e Zoom, anticipando problemi di performance dei dipendenti.