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Resilienza: la maggior parte delle aziende si sente inadeguata

Il 53% degli executive reputa inadeguato il livello di resilienza della propria azienda. SAS fornisce un tool di auto valutazione

Business Tecnologie/Scenari

Complice il fatto che è terminato il tempo di chiedersi “se” si verrà attaccati ed è tempo di chiedersi “quando” questo accadrà, la resilienza è diventata il punto di riferimento per la tenuta della cybersecurity di imprese pubbliche e private di qualsiasi dimensione. È un concetto su cui l’Europa e il World Economic Forum puntano, ma sul quale l’Italia è tutt’altro che allineata. Il Belpaese è in buona compagnia: SAS ha condotto uno studio intervistando 2.414 executive di diverse aziende in Brasile, Francia, Germania, India, Giappone, Regno Unito, Benelux, Iberia e Stati Uniti interrogandoli sulle loro prospettive sul livello di resilienza aziendale. Il risultato è che il 53% ritiene insufficiente il livello di resilienza della propria azienda, nonostante il 97% ne riconosca l’importanza.

Forse per questo l'80% del campione prevede di investire in strategie di resilienza quest'anno e il prossimo. Infatti, dai dati raccolti risulta che circa la metà (46%) degli intervistati ammette di non avere sufficienti strumenti per affrontare periodi di instabilità e sfide come la sicurezza dei dati (48%), la produttività (47%) e l'innovazione tecnologica (46%). La questione vera è dove dirigere gli investimenti.


A questo proposito SAS evidenzia cinque principi fondamentali su cui è necessario focalizzare l’attenzione: Velocità e agilità, Innovazione, Equità e responsabilità, Cultura dei dati e data literacy e in ultimo Curiosità. La ricerca chiarisce che gli alti livelli di resilienza si ottengono investendo su tutti e cinque i fronti: quasi tutte le realtà con alti livelli di resilienza (96%) utilizzano dati interni ed esterni e analytics per guidare i processi decisionali aziendali, il che è fondamentale per affrontare i cambiamenti e garantire continuità al business. In queste realtà, gli executive dichiarano di implementare strumenti data-driven in misura maggiore rispetto alle loro controparti meno resilienti (93% contro il 22% di quelli con bassi livelli di resilienza).

Per aiutare le aziende, SAS ha lanciato il Resiliency Assessment Tool, uno strumento gratuito che consente a chiunque di effettuare la propria valutazione aziendale e pianificare nuove strategie di resilienza. Questo strumento, insieme alle best practice delle realtà con alti livelli di resilienza contenute nel report, fornisce indicazioni pratiche per promuovere una maggiore resilienza aziendale.

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