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CPX2024: Check Point fonde il quantum computing con l'IA

Una piattaforma di cybersecurity che dialoga con gli analisti in linguaggio umano potenziandone l’efficacia e l’efficienza, e una gamma di appliance che unisce l’AI con il quantum computing.

Tecnologie/Scenari

Intervento in tempo reale contro le minacce, con la priorità all’azione prima che all’analisi e con una interazione quanto più semplice e intuitiva possibile degli analisti con la soluzione tecnologica per la massima efficacia. È la filosofia di Check Point Software Technologies che il fondatore e CEO Gil Shwed ha presentato all’annuale appuntamento con l’evento CPX2024, che quest’anno è tornato a Vienna. "La sicurezza non dovrebbe richiedere risorse e tempo infiniti per essere implementata. Le nostre soluzioni sono progettate per offrire una protezione immediata, snellendo il processo di difesa dalle minacce informatiche" ha sottolineato Shwed, che ha proseguito: "il nostro obiettivo è trasformare la sicurezza da un compito complesso e reattivo in una misura semplice e proattiva che funziona in modo efficiente fin dall'inizio, garantendo la sicurezza della rete senza i tradizionali problemi".


Gil Shwed, Fondatore e CEO di Check Point Software Technologies

La piattaforma che collabora

Per mettere subito le cose in chiaro rispetto agli elementi di peso che caratterizzeranno le novità 2024, il CEO ha affidato all’Intelligenza Artificiale il compito di riassumere per la platea i principali trend cyber del 2023: incremento del 90% del ransomware, di cui una percentuale importante sviluppata con tecnologie di quinta generazione (leggesi: Intelligenza Artificiale). Quello che serve, conclude Shwed, è una piattaforma che difenda da quello che verrà. In questo Check Point parte avvantaggiata, nel senso che nel 2023 aveva già introdotto l’AI come base portante di tutta la piattaforma Infinity, che ha permesso di bloccare tre bilioni di cyber attacchi.


Il 2024 vede pertanto la concretizzazione della filosofia già introdotta, con la consolidazione dell’approccio pratico declinata in una soluzione AI-powered e cloud-delivered. Alla base delle novità 2024 c’è AI Copilot, che come preannunciato qualche settimana fa offre funzionalità di funzioni di assistenza proattiva e di gestione autonoma dei criteri. A CPX2024 è mostrato meglio il funzionamento, con la valorizzazione dell’LLM che consente un dialogo in linguaggio umano fra l’analista e l’AI così da permettere configurazioni e interventi di indagine, mitigazione e soluzione delle minacce facili e veloci. Shwed sottolinea che quanto mostrato “non è il futuro, è già adesso”. Ed è la concretizzazione dell’elemento di Collaborazione che da tempo ormai è uno dei tre pilastri fondamentali della piattaforma Infinity, insieme a Completezza e Consolidazione. Questo perché l’AI non prenderà il posto degli analisti, ne potenzierà l’efficienza e l’efficacia con una collaborazione che di fatto diventa l’elemento indispensabile per la prevenzione e la remediation degli attacchi cyber. Inoltre il potenziamento che passa anche per risposta e mitigazione automatica mediante AI, che consiste nel tradurre in tempo reale l’Intelligenza in capacità di risposta.

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Quantum Force

CPX2024 è stato anche l’occasione per presentare una nuova gamma di gateway che vanno sotto il nome di quantum Force. Si tratta di appliance per la network security dotati di soluzioni AI integrate che promettono un prevention rate del 98% e un throughput e una efficienza energetica raddoppiati. Presentando queste novità, Shwed ha sottolineato che "Quantum Force fonde la potenza del quantum computing con l'IA per ridefinire le possibilità di rilevamento e prevenzione delle minacce”. Una novità che quindi si prospetta come game changer nella lotta alle minacce con la promessa di “stare davanti alle minacce più avanzate” con un’ottica proattiva e l’ambizione di stabilire un nuovo standard di settore.


Nataly Kremer, Chief Product Officer di Check Point Software Technologies, ha aggiunto che Quantum Force si presta anche per soddisfare l’attuale esigenza di prestazioni, che è in crescita, offrendo “prestazioni doppie, a volte anche triple” attuando l’ispezione del DLS senza creare colli di bottiglia e mettendo al sicuro il lavoro ibrido e la migrazione massiva al cloud.

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