I clienti del leader dei data center potranno accedere a una crittografica basata su tecnologia quantistica per proteggere meglio i dati.
Equinix, leader mondiale nella colocation dei data center con 260 strutture in 33 Paesi, ha stretto un accordo di collaborazione con Quside, azienda specializzata nell’offerta di soluzioni per la casualità attraverso tecnologie quantistiche. A seguito dell’accordo, Equinix potrà sfruttare le tecniche di generazione di numeri casuali per una crittografia dei dati più solida e difendersi da attacchi sempre più sofisticati.
La questione è (apparentemente) semplice: per generare numeri casuali ai fini crittografici torna particolarmente utile sfruttare il calcolo quantistico, peraltro già notevolmente diffuso tra i gruppi di cybercriminali, con l’obiettivo di produrre stringhe numeriche sempre più imprevedibili. Il modo più efficace di crittografare i dati, infatti, è creare stringhe che non seguano logiche, o schemi di base, prevedibili o, meglio, riconoscibili attraverso il calcolo.
L’accordo prevede che Equinix fornisca attraverso la rete Equinix Fabric, connessioni private ad alta velocità e bassa latenza in cui lo scambio di dati sia protetto dalla tecnologia di Quside. Secondo la nota ufficiale di Equinix: se un istituto finanziario, o un’altra azienda, con sede in qualsiasi parte del mondo e colocata su infrastruttura Equinix, volesse offrire ai propri clienti la massima protezione dei dati, potrebbe aumentare la propria capacità di crittografia grazie all’introduzione delle componenti hardware di Quside rese disponibili da Equinix ma senza cambiare o investire in alcun hardware aggiuntivo.
Si tratta, insomma, di un’opportunità in più per i clienti Equinix che, comunque pagando il giusto, possono dimostrare ai propri stakeholder una protezione ancora maggiore. "Mentre le aziende cercano soluzioni sempre più sofisticate per i problemi di oggigiorno, Equinix è orgogliosa di sostenere la crescita, la scala e la democratizzazione dell'industria quantistica", ha dichiarato Petrina Steele, Global Lead, Emerging Technologies, AI, Quantum & Edge di Equinix. “La collaborazione con aziende come Quside offre ai nostri clienti un accesso unico ad alcune delle soluzioni di sicurezza più innovative del pianeta per la transizione in corso verso una cybersecurity sicura dal punto di vista quantistico e un calcolo accelerato efficiente e randomizzato".
Quside è uno spin-off dell’Istituto di Scienze Fotoniche di Barcellona, attivo dal 2017 e che ha già raggranellato 10 milioni di euro nella sua Serie A di fundraising. L’azienda si muove nel mercato della tecnologia quantistica, che si sta dimostrando sempre più attrattivo, anche grazie alla spinta, leggi finanziamenti e agevolazioni, ricevuta dall’amministrazione Biden e dal programma europeo EuroQCI. Secondo alcune rilevazioni, l’intero comparto potrebbe toccare i 4,3 miliardi di dollari entro il 2028.
Proponendosi in particolare alla rete di interconnessione europea ma con grande velleità di espansione, Quside si propone a settori chiave come quello governativo, finanziario, sanitario, delle telecomunicazioni e del cloud computing. I prodotti Quside offrono un'entropia quantistica – così si definisce - altamente performante, scalabile, di qualità e misurabile e possono essere utilizzati in sistemi di crittografia convenzionale, post-quantistica e quantistica.
L’azienda vende hardware, perché una buona crittografia dei dati dipende esclusivamente dalle performance di elaborazione. A un’offerta composta da schede e chipset espressamente ingegnerizzati per la security, Quside ha affiancato un Quside Entropy Core, componente di elaborazione basato, appunto, sull’elaborazione quantistica, fornito sottoforma di servizio.
Quside parla di entropia, termine fisico che in informatica viene impropriamente associato al caos. L’entropia di alta qualità su cui si basa il Core di Quside, costituisce la base per una soluzione crittografica affidabile, proprio perché l’elaborazione tradizionale si sta dimostrando inadeguata visto che i cybercriminali stanno già sfruttando quella quantistica. In parole povere: rompere un sistema crittografico è semplicemente questione di tempo, e di potenza di calcolo. Se hai a disposizione un computer quantistico ci metterai meno a scoprire le chiavi di crittografia.
Insomma, dice Quside, al giorno d’oggi un accesso sufficiente all’entropia di alto livello è fondamentale. Il problema è che ottenere un’entropia di alta qualità non è immediato per i clienti che non hanno pieno controllo dell’infrastruttura hardware. Ovvero, l’hardware a disposizione non la garantisce. Quside Entropy Core si propone, così, come una componente aggiuntiva da collegare via API Http nell’infrastruttura di rete privata senza rivoluzionarla. L’Entropy Core di Quside garantisce più di 10mila richieste “entropiche” per secondo e giura di non influire (troppo) su latenza e velocità.
Detto in maniera semplice, il processo funziona attivando una chiamata via Http da una qualsiasi applicazione al servizio Quside Entropy Core, ovviamente relativa a un certo pacchetto di dati. Il servizio restituirà una risposta in formato Json o binario in base 64 bit insieme ad altre due informazioni sulla qualità dell’entropia e sulla sorgente quantistica che l’ha generata, oltre a un ulteriore “bollino” di garanzia.