▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Ransomware: strategie di prevenzione, risposta e ripristino

I ransomware avanzano e non scompariranno fino a quando i criminali informatici ne trarranno profitto. Per ostacolarli occorre formare gli utenti di modo che possano riconoscere gli attacchi e reagire in modo rapido ed efficace.

Tecnologie/Scenari

Il mondo digitale è pieno di minacce in continua evoluzione, progettate per eludere le misure di sicurezza che gli utenti possono implementare. Tra queste, il ransomware rimane una delle più persistenti e dannose del panorama odierno. Bloccando l’accesso a sistemi o dati fino al pagamento di un riscatto, ha registrato negli ultimi anni una crescita esponenziale, che ha riguardato anche il nostro Paese.

Il 71% delle aziende italiane ha subito un’infezione ransomware nell’ultimo anno (con un aumento del 61% rispetto all’anno precedente). Fatto ancor più grave, il 66% dei professionisti IT italiani ha dichiarato che la propria impresa ha subito più infezioni ransomware differenti.

Nella lotta contro il ransomware, come per la maggior parte delle minacce, è fondamentale il ruolo della prevenzione: ciò significa mantenere tutti i sistemi operativi e i software aggiornati con le ultime patch, soprattutto quelle relative alla cybersecurity. Allo stesso modo, è essenziale investire in soluzioni solide per proteggere la posta elettronica e gli account cloud, eseguirne regolarmente il backup e archiviarli in una rete separata. L’altro elemento cruciale è la formazione degli utenti, che devono essere informati su come evitare o segnalare tali minacce e sulle azioni da intraprendere in caso di attacco.


Luca Maiocchi, Country Manager di Proofpoint Italia

Nonostante tutte le misure preventive, nessun sistema può essere completamente immune al ransomware. Pertanto, è essenziale avere un piano di risposta pronto. Nel caso di un’azienda, i dipendenti dovrebbero disconnettere i propri dispositivi dalla rete nel caso venga segnalato un ransomware. Se l’attacco raggiunge un server, è necessario isolarlo il prima possibile e controllare che non vi siano altri sistemi infetti. È importante non utilizzare strumenti gratuiti di decrittografia del ransomware, poiché potrebbero essere obsoleti e non funzionare correttamente. Infine, si dovrebbe procedere al ripristino dei sistemi a partire dalle copie di backup disponibili.

Il grande dilemma associato agli attacchi ransomware è la decisione di pagare o meno il riscatto. Tra le aziende italiane colpite dal ransomware, il 23% ha accettato di pagare i cybercriminali (in calo rispetto al 27%) ma solo il 25% di loro ha riacquistato l’accesso ai propri dati dopo un singolo pagamento (in calo rispetto al 38% di un anno fa). Come è meglio comportarsi qualora ci si trovi in questa situazione? La risposta è complessa e dipende da fattori diversi, come il tempo e le risorse necessarie, le responsabilità legali e le possibili conseguenze. Per questo motivo, è difficile formulare una raccomandazione universale, anche se organismi importanti come l’FBI o l’Interpol sconsigliano decisamente ogni forma di pagamento.

Una volta superata la crisi, è necessario valutare se le minacce sono ancora presenti e dove procedure e strumenti di sicurezza hanno fallito. È importante rivedere il livello di preparazione alle minacce, imparare dall’esperienza vissuta e rafforzare le difese tecnologiche. Una cosa è certa: il ransomware continuerà a esistere finché i criminali informatici troveranno il modo di trarne profitto, quindi il modo migliore per minimizzarne l’impatto è una strategia di sicurezza incentrata sulle persone. Formando gli utenti a una maggiore resilienza alla sicurezza, è possibile spingerli a reagire in modo rapido ed efficace, spostando di fatto l’equilibrio della bilancia a vantaggio delle imprese.

Luca Maiocchi è Country Manager di Proofpoint Italia

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter