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L’impatto di COVID-19 sulla sicurezza informatica delle imprese

Attacchi sempre più pericolosi e in aumento, difficoltà nella gestione dei dipendenti in smart working e moltiplicazione dei siti malevoli sono alcuni degli elementi di rischio che le aziende stanno affrontando.

Business Tecnologie/Scenari Vulnerabilità
Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus le minacce e gli attacchi alla sicurezza aziendale sono aumentati sensibilmente. Il dato scaturisce da una ricerca condotta da Check Point Software Technologies e Dimensional Research. Check Point definisce la situazione attuale come "una tempesta perfetta per la sicurezza delle aziende". E in effetti l'argomento hot di portata planetaria e l'uso massivo dello smart working sono una combinazione micidiale.

La ricerca si poneva l'obiettivo di esaminare l’impatto della pandemia di Coronavirus sulla sicurezza informatica delle imprese. I risultati mostrano che i cambiamenti nelle modalità di lavoro e le preoccupazioni sulla pandemia sono state sfruttate dai criminali informatici.

Per fare il punto della situazione sono stati intervistati 411 professionisti dell’IT e della sicurezza a livello globale. Il 71% ha segnalato un aumento delle minacce o degli attacchi dall’inizio dell’epidemia. La principale minaccia è il phishing, seguita da siti web malevoli che millantano informazioni o consigli sulla pandemia. Seguono i malware e dei ransomware. Le minacce sono in costante evoluzione, quindi occorre un'azione continua di controllo delle minacce.

infografica coronavirus by check point software

Le minacce inoltre ad alto rischio. Check Point Software Technologies segnala che i domini legati al Coronavirus hanno il 50% di probabilità in più di essere dannosi rispetto agli altri. In più c'è una grande quantità di malware out-of-the-box in vendita sul dark web, fatti apposta per approfittare della situazione.

Tutte queste insidie portano a dover gestire molti rischi nel quotidiano. Il 95% degli intervistati ha dovuto fornire accesso remoto sicuro ai dipendenti, e soluzioni scalabili per l’accesso da remoto. La grande incognita sono poi i molti dipendenti che usano software, strumenti e servizi non testati.
Lo Speciale di SecurityOpenLab dedicato alla cyber security durante l'emergenza coronavirus
Quando finirà l'emergenza non rientreranno tutti i problemi dalla sera alla mattina. Gli esperti di sicurezza sono preoccupati perché sono consapevoli che dovranno migliorare la sicurezza dell’accesso da remoto e degli endpoint. Come sottolineato più volte, questa emergenza ha fatto emergere le carenze nella sicurezza aziendale che erano antecedenti alla crisi. E che una volta rientrati dovranno essere risolte.
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