▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Italia: il malware più diffuso a ottobre resta FrakeUpdates

In Italia i malware più diffusi a ottobre 2024 sono stati FakeUpdates, Androxgh0st e Lumma Stealer. Formbook scende al settimo posto.

Tecnologie/Scenari

Il panorama delle minacce è in continua evoluzione, con una crescente sofisticazione degli attacchi e una maggiore diffusione di infostealer. La situazione in Italia rispecchia questa tendenza, con FakeUpdates e Androxgh0st che si riconfermano come minacce principali, mentre incalza Lumma Stealer. È questo il responso dell’Indice delle Minacce Globali di Check Point Research per il mese di ottobre 2024.

Ampliando il panorama sul piano globale, ritroviamo un aumento significativo degli infostealer e l'utilizzo di vettori di attacco innovativi. Sul piano dei ransomware, invece, dominano RansomHub, Play e Meow, che si distinguono per aggressività e per l'utilizzo di sofisticati metodi di cifratura.

Italia: poche novità rispetto al mese precedente

In Italia la classifica dei malware vede confermate le prime due posizioni rispetto a settembre. Ricordiamo che FakeUpdates è un downloader JavaScript capace di scrivere i payload su disco prima di eseguirli: il suo impatto è pari all’8,36%, in crescita rispetto al mese precedente (+1,07%) e rispetto alla media globale (+2,5%). FakeUpdates è spesso utilizzato come trampolino di lancio per attacchi successivi, tramite malware come GootLoader, Dridex, NetSupport, DoppelPaymer e AZORult.


La seconda piazza spetta a Androxgh0st, una botnet attiva su piattaforme Windows, Mac e Linux che sfrutta diverse vulnerabilità, in particolare quelle di PHPUnit, Laravel Framework e Apache Web Server, per rubare informazioni sensibili come dati dell'account Twilio, credenziali SMTP e accessi AWS.

Più interessante è la novità del mese: Lumma Stealer, che si inserisce al terzo posto con un impatto del 3,75% (+1,19% rispetto all'impatto globale). Si tratta di un malware legato alla Russia, operativo come piattaforma Malware-as-a-Service (MaaS) dal 2022, specializzato nel furto di informazioni. La sua ascesa è legata all'utilizzo di false pagine CAPTCHA per la sua distribuzione, tramite URL di download di giochi craccati ed e-mail di phishing indirizzate agli utenti di GitHub.

Lo scenario internazionale

A livello globale, la classifica dei malware più diffusi a ottobre 2024 ripropone FakeUpdates al primo posto (con un impatto del 6%) e Androxgh0st al secondo. Terzo classificato è AgentTesla con un impatto del 4%. Quest’ultimo è il ben noto RAT avanzato che funziona come keylogger. Può monitorare e raccogliere gli input dalla tastiera, acquisire screenshot ed esfiltrare le credenziali da diversi software installati sul computer, tra cui Google Chrome, Mozilla Firefox e Microsoft Outlook.

I ransomware

Riguardo ai ransomware, i dati raccolti da Check Point Research basati sui siti di rivendicazione dei gruppi ransomware indicano che nel periodo in esame RansomHub è stato il gruppo più attivo, responsabile del 17% degli attacchi pubblicati. Seguono Play con il 10% e Meow con il 5%.

RansomHub è una versione ribrandizzata del ransomware Knight, si distingue per le sue campagne aggressive rivolte a vari sistemi, tra cui Windows, macOS, Linux e in particolare gli ambienti VMware ESXi. È noto per l'utilizzo di sofisticati metodi di crittografia.

Play Ransomware, noto anche come PlayCrypt, ha colpito un ampio spettro di aziende e infrastrutture critiche in Nord America, Sud America ed Europa, raggiungendo circa 300 entità fino a ottobre 2023. Accede alle reti sfruttando account compromessi o vulnerabilità senza patch e una volta all'interno dell’infrastruttura utilizza tecniche come l'uso di binari living-off-the-land (LOLBins) per attività quali l'esfiltrazione di dati e il furto di credenziali.

Meow Ransomware, una variante basata sul ransomware Conti, è noto per crittografare un'ampia gamma di file sui sistemi compromessi, aggiungendo l'estensione ".MEOW". Si diffonde tramite vari vettori, tra cui configurazioni RDP non protette, email di phishing e download dannosi. Meow utilizza l'algoritmo di crittografia ChaCha20 per bloccare i file, escludendo i file con estensione .exe e quelli di testo.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter