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Google acquisisce Wiz per 32 miliardi di dollari

Google acquisisce Wiz per 32 miliardi di dollari. L’operazione rafforza Google Cloud nella sicurezza, ribilanciando il mercato. Resta da sciogliere il nodo dell’approvazione da parte dell’antitrust.

Tecnologie/Scenari

Google acquisisce Wiz per 32 miliardi di dollari, mettendo a segno l’investimento finanziario più consistente nella storia dell’azienda. L’accordo è ufficiale, alcuni dettagli non sono ancora di pubblico dominio. Quello che è certo è che, al di là del peso finanziario della trattativa, questa operazione rappresenta un passo fondamentale nella strategia di Google per rafforzare la sicurezza delle infrastrutture cloud. Non solo: costituisce un parametro di valutazione importante del valore del mercato della cybersecurity, che è inequivocabilmente al centro delle principali sfide tecnologiche globali.

Chi è Wiz e cosa fa

La startup israeliana Wiz è stata fondata nel 2020 da ex dirigenti di Microsoft ed è una piattaforma di cloud security che analizza in tempo reale le vulnerabilità nelle infrastrutture cloud sia pubbliche (AWS, Azure, Google Cloud) che ibride. La peculiarità della tecnologia di Wiz è la capacità di identificare rischi complessi dovuti per esempio a configurazioni errate, dati sensibili esposti e vulnerabilità nelle applicazioni. Operativamente parlando, la piattaforma in questione ha un approccio unificato che integra scansione automatizzata, analisi predittiva e consigli di mitigazione senza la necessità di agenti complessi.

L’azienda ha iniziato ad attirare l’attenzione del mercato nel 2021, quando dimostrò l’efficacia dei propri strumenti con la rilevazione di una vulnerabilità critica in Microsoft Azure. Wiz, che a seguito dell’acquisizione entrerà a far parte della divisione Google Cloud, in soli 4 anni ha attirato investimenti da parte di importanti fondi di venture capital come Sequoia Capital, Index Ventures e Insight Partners. Prima dell’acquisizione da parte di Google, l’azienda aveva già respinto diverse offerte di acquisizione da parte di altre top tech, tra cui Microsoft e Palo Alto Networks.

Perché Google ha bisogno di Wiz

Uno degli aspetti critici per il successo nel settore del cloud è la sicurezza: l’incremento degli attacchi informatici negli ultimi anni ha reso la sicurezza una priorità per le aziende, che sono sempre più preoccupate per le minacce cyber e di conseguenza cercano fornitori di servizi cloud che offrano protezioni avanzate contro gli attacchi. È naturale quindi che proprio la cloud security possa essere determinante per decretare il vincitore della partita cloud, ai cui vertici competono Microsoft, Google e Amazon.

In particolare, la divisione Google Cloud ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, ma è ancora un passo indietro in termini di quote di mercato rispetto ai concorrenti storici che dispongono già di soluzioni avanzate di sicurezza (GuardDuty per AWS e Security Center per Azure). L’integrazione della tecnologia di Wiz potrebbe dare a Google un vantaggio competitivo significativo e apportare quella iniezione di sicurezza necessaria per convincere grossi clienti (soprattutto chi considera la sicurezza come un fattore critico nella scelta del provider cloud) a migrare verso Google Cloud salutando i fornitori storici.

Più nel dettaglio, come accennato sopra, a seguito dell’acquisizione, la tecnologia di Wiz sarà integrata nativamente nella Google Cloud Platform, il che significa che diventerà parte integrante dell’ecosistema Google, offrendo sicurezza cloud end-to-end. I clienti della GCP beneficeranno quindi dell’automazione avanzata degli strumenti Wiz, grazie ai quali identificare e correggere vulnerabilità in tempo reale, riducendo i tempi di risposta. Il vantaggio aumenta ulteriormente se si pensa alla crescente adozione di soluzioni cloud ibride e multi-cloud che richiede strumenti di sicurezza interoperabili, proprio come quelli di Wiz.

Non è tutto. È da ricordare che le nuove normative europee (per esempio DORA e NIS2) in materia di cybersecurity e resilienza cyber stanno imponendo requisiti più rigorosi alle aziende e richiedono che i provider cloud offrano soluzioni di sicurezza avanzate per garantire la protezione dei dati e la continuità operativa. In questo quadro avere a bordo Wiz costituisce un vantaggio strategico perché nel 2023 Wiz rilasciò una soluzione nota come Security Posture Management, nata per supportare le aziende a gestire la compliance normativa in maniera centralizzata.

Uno scenario in divenire

L'acquisizione di Wiz da parte di Google ha diverse chiavi di lettura. Sopra abbiamo già sintetizzato i vantaggi che apporterà verosimilmente a Google, ma non è tutto. Se da un lato l’integrazione della tecnologia di Wiz in Google Cloud potrebbe portare a un maggiore equilibrio nel mercato del cloud computing, riducendo il divario tra Google e i suoi principali concorrenti, AWS e Microsoft Azure, dall’altro lato potrebbe innescare una nuova ondata di consolidamento nel settore della cybersecurity, spingendo altri giganti hi-tech a contromosse simili o comunque a forti investimenti in soluzioni di avanzate di cybersecurity.

Nell’editoriale che ha pubblicato sul blog ufficiale, il CEO e cofondatore di Wiz Assaf Rappaport ha scritto che “far parte di Google Cloud equivale a mettere un razzo sulla schiena: accelererà il nostro tasso di innovazione più di quanto potremmo ottenere come azienda indipendente”. Da qui parte un’altra considerazione sullo scenario post-acquisizione: l’accelerazione che tutti si aspettano a seguito dell’acquisizione rischia di marginalizzare i servizi di terze parti.

È poi da chiarire che cosa ne sarà degli attuali clienti. Google ha precisato che i prodotti Wiz continueranno ad essere fruibili dagli attuali clienti anche a seguito dell'acquisizione e anche su piattaforme cloud concorrenti (leggesi Amazon e Microsoft, ma anche Oracle e altre). Ma resta da vedere se la dichiarazione di intenti non sia solo un tentativo di non entrare in rotta di collisione con l’antitrust.

Infatti, un altro nodo da sciogliere riguarda proprio il monopolio di BigG: non è trascurabile il fatto che allo stato attuale Google sia già uno dei player dominanti nel mercato hi-tech; l’acquisizione di Wiz ne rafforza ulteriormente la posizione e porta a un consolidamento del mercato che ridurrà lo spazio competitivo per le aziende indipendenti più piccole. Inoltre, l’integrazione di Wiz in Google Cloud potrebbe portare a una riduzione della diversità delle soluzioni di sicurezza disponibili sul mercato, che potrebbe limitare le opzioni per i clienti. È proprio a questo proposito che Google ha rimarcato che il Google Cloud Marketplace metterà a disposizione dei clienti anche altri servizi di cloud security. Basterà per convincere l’antitrust a dare luce verde?

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