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Intelligenza artificiale: un alleato indispensabile per la cybersecurity

L’AI rivoluziona la cybersecurity: rilevazione, prevenzione e automazione per contrastare minacce avanzate e proteggere infrastrutture digitali.

Tecnologie/Scenari

Nel panorama odierno, caratterizzato da minacce informatiche sempre più sofisticate e pervasive, i team di cybersecurity si trovano a fronteggiare una sfida titanica. Il volume di dati da analizzare è in costante crescita, le tecniche di attacco si evolvono a velocità vertiginosa e la carenza di professionisti qualificati nel settore acuisce ulteriormente la pressione. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) emerge non come una minaccia, ma come un alleato indispensabile per potenziare le capacità di difesa e proteggere le nostre infrastrutture digitali.

Con la sua capacità di apprendere, adattarsi e automatizzare processi complessi, l’AI offre un ventaglio di opportunità per migliorare significativamente l’efficacia delle strategie di cybersecurity. Non è un caso che l’80% dei CISO italiani intervistati nel report Proofpoint Voice of the CISO intendano implementare funzionalità basate su intelligenza artificiale per contribuire alla protezione da errori umani e minacce avanzate incentrate sulla persona. L’adozione di soluzioni basate su AI non è più un’opzione, ma una necessità per rimanere un passo avanti rispetto ai cybercriminali.

Uno dei suoi contributi più significativi risiede nella rilevazione delle minacce. I sistemi basati su AI possono analizzare enormi quantità di dati provenienti da diverse fonti, come log di sistema, traffico di rete e attività degli utenti, identificando anomalie e pattern sospetti che sfuggirebbero all’occhio umano. A differenza dei sistemi tradizionali basati su regole predefinite, l’AI è in grado di riconoscere anche minacce nuove e sconosciute, adattandosi continuamente all’evoluzione del loro panorama. Questo permette di individuare attacchi in corso in tempo reale, consentendo ai team di sicurezza di intervenire tempestivamente e mitigare i danni, riducendo in modo significativo il tempo di risposta agli incidenti.

Ferdinando Mancini, Director, Sales Engineering - Southern Europe, Proofpoint

Oltre alla rilevazione, l’AI si rivela preziosa nella prevenzione degli attacchi. Analizzando il comportamento degli utenti, i sistemi di AI possono identificare potenziali rischi e vulnerabilità, come password deboli, comportamenti anomali che potrebbero indicare un tentativo di phishing o l’utilizzo di applicazioni non autorizzate. Questa analisi comportamentale permette di creare profili di rischio individuali e di implementare misure preventive mirate, come l’autenticazione a più fattori o la formazione specifica per gli utenti più vulnerabili, riducendo significativamente la superficie di attacco e minimizzando il rischio di compromissione.

Un altro ambito in cui l’AI si dimostra particolarmente efficace è l’automazione delle attività ripetitive. I team di cybersecurity spesso si trovano sommersi da compiti manuali e ripetuti, come l’analisi dei log, la gestione degli avvisi di sicurezza o la scansione delle vulnerabilità. L’AI può automatizzarli, liberando i professionisti per concentrarsi su compiti più strategici e complessi, come la risposta agli incidenti, la ricerca di nuove minacce e lo sviluppo di strategie di sicurezza più efficaci. Questo non solo aumenta l’efficienza del team, ma riduce anche il rischio di errori umani, che possono avere conseguenze dannose.

Infine, l’AI contribuisce a migliorare la risposta agli incidenti. Analizzando rapidamente i dati relativi a un attacco, può aiutare a identificare la causa principale, valutarne l’impatto, determinare la portata della compromissione e suggerire le azioni correttive più appropriate. L’AI può anche automatizzare alcune fasi di risposta, come l’isolamento dei sistemi compromessi o la rimozione del malware, accelerando il processo di recovery e minimizzando i danni causati dall’attacco. Questo permette di contenere rapidamente la minaccia e di ripristinare le normali operazioni nel minor tempo possibile.

In sostanza, l’intelligenza artificiale non può essere una panacea, ma uno strumento potente che, se utilizzato correttamente, può trasformare radicalmente il modo in cui affrontiamo le sfide di cybersecurity. Adottarla significa dotare i team di capacità di sicurezza superiori, permettendo loro di proteggere efficacemente utenti, informazioni e infrastrutture in un mondo digitale sempre più complesso e pericoloso. Integrare l’AI nella strategia di cybersecurity non è più un’opzione, ma una necessità per garantire la resilienza e la sicurezza di ogni azienda.

Ferdinando Mancini, Director, Sales Engineering - Southern Europe, Proofpoint

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