I ricercatori di Kaspersky hanno individuato una nuova tecnica per rubare i dati delle carte di credito: sfrutta gli account di Google Analytics.
C'è una nuova insidia per chi fa
shopping online. Si chiama "web skimming" ed è una tecnica per rubare i dati delle
carte di credito quando vengono inseriti nelle pagine per il pagamento online. A individuarla è stata Kaspersky: aggiungendo dei pezzi di codice nel codice sorgente di un sito web, i criminali informatici
collezionano le credenziali di login usate per il pagamento o i numeri della carta di credito inseriti dalle vittime. I dati vengono spediti direttamente agli aggressori.
Finora risultano colpiti oltre venti negozi online in tutto il mondo, in Europa, Nord e Sud America. Per procedere criminali informatici registrano domini falsi usando nomi che assomigliano a quelli di servizi di web analytics molto popolari, come per esempio Google Analytics. A questo punto eseguono una classica operazione di code injection nel codice di tracciamento dei loro account. Questo stratagemma rende difficoltoso agli amministratori dei siti rendersi conto della truffa.
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In questo modo, quando procedono con l’injection del codice malevolo, è più difficile per gli amministratori del sito accorgersi della violazione. La tecnica di per sé non è nuova, se non fosse per un dettaglio: invece che reindirizzare i dati verso fonti di terze parti, i cybercriminali li convogliano verso
account ufficiali di Google Analytics.
Non è difficile da fare, perché dopo aver registrato i propri account sul servizio di web analytics fornito da Google, ai criminali basta configurare i parametri di tracciamento degli account stessi per ricevere un ID di tracciamento. È qui che viene fatto il code injection, insieme al tracking ID nel codice sorgente della pagina web.
Viene inoltre applicata una
tecnica “anti-debugging” che non esegue il codice malevolo nel caso in cui un amministratore esamini il codice sorgente della pagina web in modalità Sviluppatore. Google è stata allertata e sta lavorando per sventare questo tipo di truffa. Dopo avere analizzato la tecnica, gli esperti di Kasperky l'hanno definita "particolarmente efficace".
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Google Analytics infatti è uno dei servizi di web analytics più popolari. Gode di una fiducia talmente elevata che spesso gli amministratori dei siti danno a Google Analytics il permesso di raccogliere i dati degli utenti. I criminali informatici riescono a mimetizzare il codice malevolo di modo che passi inosservato e che porti alla diffusione illecita di dati riservati.