Si susseguono senza tregua gli attacchi ransomware ai danni dei centri di ricerca universitari. il 20 agosto è toccato alla Newcastle University. I sistemi sono parzialmente bloccati.
La Newcastle University è l'ennesima vittima di
attacchi ransomware che stanno colpendo con sempre maggiore insistenza i
centri di ricerca legati agli atenei. I sospetti iniziali sono stati ufficialmente confermati: il gruppo ransomware noto come
DoppelPaymer ha rivendicato la responsabilità dell'attacco che ha
bloccato la rete e i sistemi dell'ateneo inglese.
In un comunicato ufficiale, la Newcasle University prospetta che saranno necessarie
diverse settimane per ripristinare i servizi IT. Alle indagini stanno lavorando la polizia del Regno Unito e la National Crime Agency in collaborazione con il Newcastle University IT Service (NUIT).
"Domenica 30 agosto 2020, ci siamo resi conto che l'Università ha subito un grave incidente informatico, che sta causando interruzioni operative sulle nostre reti e i sistemi informatici" si legge nella pagina delle
domande e risposte, che prosegue: "tutti i servizi universitari, ad eccezione dell'infrastruttura di Office 365 (inclusi posta elettronica, app e account Teams) non sono disponibili o sono disponibili con limitazioni".
A seguito dell'accaduto l'ateneo ha attivato il team interno di risposta agli incidenti e ha preso misure per proteggere i dati memorizzati sui suoi sistemi. Al momento non è stato chiarito se l'attacco abbia compromesso le informazioni personali dei docenti e dei membri del personale.
DoppelPaymer
La rivendicazione dell'attacco ad opera del gruppo DoppelPaymer è accompagnata dalla condivisione di 750Kb di dati rubati. Oltre a rendere credibile la paternità dell'atto, questo modo di operare ricalca la tattica messa a punto dal gruppo Maze a partire da febbraio 2020. Non è chiaro se sia stato richiesto un doppio riscatto.
Quello che si sa del gruppo DoppelPaymer è che è attivo dalla metà di giugno del 2019 e che in genere le sue azioni sono accompagnate da
richieste di riscatto molto elevate. Questo gruppo criminale attacca abitualmente obiettivi aziendali, sfruttando l'accesso alle credenziali di amministratore per compromettere l'intera rete e
distribuire i payload ransomware su tutti i dispositivi. Le azioni in genere coinvolgono centinaia, a volte migliaia di sistemi.
Fra le vittime più celebri ricordiamo la compagnia petrolifera statale messicana PEMEX (Petraleos Mexicanos). A novembre 2019 ha subito un attacco ransomware ad opera di DoppelPaymer, con una richiesta di riscatto di 4,9 milioni di dollari in cambio della chiave di decodifica. --------------Non è chiaro se l'ammontare del riscatto chiesto alla Newcastle University, né se l'ateneo abbia deciso di pagare.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News!
Seguici