Apple corregge 11 bug che affliggono iPhone, iPad e iPod. Uno, particolarmente insidioso, permette l'escalation di privilegi e l'esecuzione di codice arbitrario.
Apple ha pubblicato
11 aggiornamenti per i sistemi operativi iOS e iPadOS che correggono altrettanti problemi di sicurezza di
iPhone, iPad e iPod. Tra le vulnerabilità più gravi c'è la CVE-2020-9992, che consente ai cyber criminali di
eseguire codice arbitrario.
Partiamo proprio da quest'ultima vulnerabilità. È stata identificata dai ricercatori di sicurezza di IBM X-Force e permette l'escalation di privilegi nei dispositivi con sistema operativo Apple iOS, iPadOS e tvOS fino alla versione 13.7. Benché sia stata classificata come grave, questa falla
richiede l'interazione dell'utente per poter essere sfruttata. Tuttavia, secondo X-Force l'attacco non è complicato da mettere in atto e ai cyber criminali bastano privilegi "bassi" per sfruttare il bug.
Nell'advisory infatti Apple spiega che i cyber criminali devono persuadere una vittima ad aprire un file infetto creato ad hoc. Solo ad azione avvenuta è possibile eseguire codice arbitrario "su un dispositivo accoppiato durante una sessione di debug in rete".
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Da notare che Apple non assegna una scala di gravità ai bug che corregge, tuttavia secondo i ricercatori di IBM X-Force questo è uno dei bug più significativi corretti da Apple. La falla riguarda un componente IDE (Integrated Drive Electronics) non meglio identificato, ovvero una delle interfacce utilizzate per trasferire i dati dalla scheda madre al supporto di archiviazione del dispositivo. La patch introduce la codifica delle comunicazioni in rete, rendendo impossibile intercettarle.
A fornire qualche indicazione in più sono gli autori della scoperta, secondo i quali CVE-2020-9992 sarebbe da rincondurre al set di strumenti di sviluppo di Apple Xcode 11.7, che serve per creare app per Mac, iPhone, iPad, Apple Watch e Apple TV. Tale componente sarebbe presente in macOS Mojave versioni 10.15.4, 10.15.5 e 10.15.6.
Altri aggiornamenti
Gli altri bug corretti da Apple riguardano vari prodotti e componenti, tra cui AppleAVD, Apple Keyboard, WebKit e Siri. Il bug Siri consente a una persona con accesso fisico a un iPhone di visualizzare il contenuto delle notifiche dalla schermata di blocco. Un altro bug è legato a file Universal Scene Description (USD), che potrebbe consentire a un attaccante di
eseguire codice arbitrario su alcuni dispositivi iOS.
Interessante è anche la correzione CVE-2020-9958 che riguarda iPhone 6s e versioni successive, iPod touch di 7ma generazione, iPad Air 2 e successive e iPad mini 4 e successive. Sfruttandola, i cyber criminali potrebbero
bloccare il sistema o scrivere dati nella memoria del kernel.
Sfruttando la vulnerabilità CVE-2020-9773, i cyber criminali potrebbero
identificare l'elenco delle applicazioni installate. Interessa iPhone 6s e versioni successive, iPod touch di 7ma generazione, iPad Air 2 e successive, e iPad mini 4 e successive. Gli stessi prodotti sono afflitti anche dalla vulnerabilità CVE-2020-9976, che tramite un'applicazione dannosa consente a un attaccante di
prelevare informazioni riservate dell'utente.