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Sicurezza 5G. La Germania ha le sue regole

Parte la consultazione pubblica sui requisiti di sicurezza delle reti 5G. Nessuna preclusione a priori per nessun produttore. E Huawei rilancia.

Business Consumer Normative
Nello sviluppo delle reti 5G resta sempre sotteso il tema della sicurezza. Non solo perché le reti di telecomunicazioni sono infrastrutture critiche e, proprio per questo, devono essere affidabili. Non deve nemmeno essere possibile usarle come mezzo di spionaggio, intercettando le comunicazioni che veicolano. E in questo senso c'è chi punta decisamente il dito contro i fornitori tecnologici cinesi, Huawei in primis. Che le Telco di tutto il mondo stanno scegliendo al posto di quelli europei e statunitensi.

Ora la cronaca segnala un punto a favore dei vendor cinesi, almeno indirettamente. Il Bundesnetzagentur (BNetzA), l’ente tedesco che si occupa tra l'altro di sicurezza nazionale, ha avviato una consultazione pubblica su quelli che dovrebbero essere i requisiti di sicurezza da rispettare da parte dei sistemi di telecomunicazioni e di elaborazione dati che gestiranno dati personali in Germania.

L'elemento di rilievo è che il BNetzA ha anche pubblicato una bozza ben dettagliata di tali requisiti. Questa risulta del tutto generica, nel senso che i requisiti indicati non mettono fuori gioco a priori nessun produttore. E non ne specificano nessuno come implicitamente inaffidabile.

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Più genericamente, i requisiti dell'ente tedesco indicano in sintesi sette elementi chiave. I componenti critici delle infrastrutture di TLC devono essere certificati tecnicamente. Produttori e fornitori devono dare una "prova di affidabilità". Va garantita l'integrità dei prodotti. Devono essere attive funzioni di security monitoring. Negli ambiti più sensibili può operare solo personale addestrato e qualificato. Le reti devono essere sufficientemente ridondate. Vanno evitate le "monoculture", intese probabilmente come reti completamente realizzate con prodotti e sistemi di un unico fornitore.

Il commento di Huawei

L'atteggiamento neutro del regolatore tedesco è interpretato positivamente da Huawei. "Questo approccio basato su fatti e norme è di importanza esemplare per affrontare le sfide globali della sicurezza informatica. La politicizzazione della sicurezza informatica finirà solo con l’ ostacolare lo sviluppo tecnologico e il progresso sociale, senza fare nulla per affrontare le sfide legate alla sicurezza che tutti i Paesi devono affrontare. Huawei continuerà a lavorare apertamente con organismi regolatori, clienti e organizzazioni del settore per garantire che le reti mobili siano sicure", ha commentato la casa cinese.

Una strada da seguire anche da noi, secondo Huawei. "L’auspicio è che anche nel nostro Paese sia adottato un approccio simile e chiaro come in Germania, un modo per garantire agli operatori regole certe indispensabili per il funzionamento delle stesse imprese e dei loro programmi. Un metodo per non rallentare il processo di trasformazione digitale con i suoi importanti indotti economici e di impiego, una possibilità per cogliere tutte le grandi opportunità offerte dal 5G", spiega Huawei in Italia.
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