L'Italia è il Paese europeo più colpito dai malware e il quarto nella classifica mondiale. A ottobre è tornato in forze il malware Emotet.
Durante il primo lockdown l'Italia fu il
secondo Paese europeo più flagellato dai malware, dopo la Germania. A pochi mesi di distanza la situazione è peggiorata: ora
l'Italia è prima in Europa e quarta al mondo per attacchi malware. A sancire il triste primato è Trend Micro Research, con il report relativo al mese di ottobre.
I ricercatori hanno calcolato che il Belpaese è stato complessivamente bersagliato da
2.855.691 malware. A livello globale è preceduta solo dagli Stati Uniti, che hanno all'attivo 15.011.796 attacchi, dal Giappone (14.854.207 attacchi) e dall'India (3.185.024 attacchi).
A livello europeo nessuno è messo peggio dell'Italia; il Paese che più ci si avvicina è la Francia con 2.622.199 attacchi. Come noto il numero degli attacchi segue la curva epidemica del COVID, che dopo un'estate relativamente tranquilla si è impennata proprio a ottobre, imponendo un secondo lockdown.
In questa fase molti studenti sono tornati a seguire le lezioni da remoto e i pochi lavoratori che erano tornati in ufficio sono stati costretti a fare dietrofront e a riprendere il lavoro da casa. Quanto accaduto con la diffusione dei malware è quindi una banale conseguenza matematica e statistica del nuovo ampliamento della superficie d'attacco.
La novità quindi non sussiste né per le motivazioni né tanto meno per la genesi degli attacchi. Scorrendo il report di Trend Micro, infatti, si incontrano nomi noti. Come Emotet, che a ottobre è stato il
malware maggiormente rilevato, tornato in auge dopo essere stato silente per tutta l'estate. Il fatto che sia una vecchia conoscenza non significa che si può abbassare la guardia: Emotet è tra i banking malware più pericolosi in circolazione. Ha capacità altamente sofisticate di entrare in possesso di dati e credenziali sensibili
e colpisce un ampio spettro di settori, dal manufacturing alla PA passando per education, sanità e telco.
La posizione scomoda dell'Italia a livello globale migliora parzialmente se si vanno a conteggiare solo i Macro Malware. Qui si rileva un calo del 49,9% rispetto al mese precedente, che sul piano statistico è un'ottima notizia. Peccato che il dato non smuova la classifica in maniera determinante:
l’Italia è quinta a livello globale, preceduta da Giappone, Stati Uniti, Australia e Cina. Se circoscriviamo l'analisi al Vecchio Continente, non c'è nulla da fare: l'Italia rimane il Paese più colpito.
A titolo di curiosità, le rilevazioni sono state operate come sempre dalla Smart Protection Network, la rete di intelligence globale di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna costantemente il database online relativo agli incidenti cyber. È costituita da oltre 250 milioni di sensori e blocca una media di 65 miliardi di minacce all’anno. A ottobre la Smart Protection Network ha gestito 384 miliardi di query e bloccato 6,57 miliardi di minacce, di cui il 90% arrivato via email.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News!
Seguici